
Un incontro nella Sala Gigli di Recanati
Dopo aver gestito la Sala Gigli di Recanati, da ottobre 2023 a maggio 2024, riportando il cinema in vita dopo anni di inattività, l’associazione che ha animato la resurrezione della sala cittadina esprime preoccupazione in merito all’avviso esplorativo pubblicato dal Comune per la concessione dello spazio.
Pur accogliendo con favore l’annuncio della riapertura definitiva della sala e vedendolo come un primo passo positivo, gli ex gestori sollevano dubbi sui nuovi termini dell’affidamento. Il bando, infatti, prevede l’azzeramento di ogni forma di sostegno pubblico – a differenza di quanto accade per altre sale analoghe del territorio – e richiede al gestore di "farsi carico integrale di utenze, manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre al pagamento di un canone, seppur simbolico. Questa impostazione – commentano – rischia di spingere verso logiche esclusivamente commerciali, in contrasto con l’idea di un cinema come luogo di cultura, incontro e comunità che ha caratterizzato la nostra gestione".
Nella trascorsa stagione cinematografica la sala ha registrato quasi 9mila ingressi e proiettato 84 film tra cui prime uscite, film d’animazione, cult, rassegne e incontri con scuole, registi e associazioni del territorio. Un risultato che, secondo i vecchi gestori, ha dimostrato l’interesse e la partecipazione della comunità al cinema di qualità. Il contributo dell’amministrazione è stato di circa 7mila euro, oltre al pagamento delle utenze. Ora con il nuovo bando tutto questo viene azzerato e si parte con condizioni diverse.
La chiusura della sala, avvenuta dopo la scadenza del contratto di comodato d’uso, è stata accompagnata da alcuni ritardi nei lavori di messa a norma, inizialmente previsti per ottobre 2024 ma poi rinviati ai primi mesi del nuovo anno per reperire dal bilancio i fondi necessari.
Alcuni esponenti dell’opposizione hanno presentato interrogazioni per chiedere chiarimenti sul futuro della sala, sottolineando che le risorse per i lavori erano già disponibili e criticando l’immobilismo dell’amministrazione. Nonostante questi ostacoli, i vecchi gestori affermano che non hanno mai smesso di credere nel progetto e nella sua importanza per la comunità. "Abbiamo idee e progetti pronti per migliorare la Sala Gigli, coinvolgere i giovani, collaborare con le realtà locali e offrire una programmazione di qualità". Ma per tutto ciò, sono fondamentali il supporto e la partecipazione della cittadinanza.
Per questo hanno lanciato l’iniziativa, rivolta a tutti i cittadini interessati, di far sentire la propria voce, partecipare e contribuire alla rinascita della Sala Gigli come punto di riferimento culturale per Recanati.
Asterio Tubaldi