Sale operatorie a pieno ritmo: si può fare

Gli specialisti hanno dato la disponibilità per intensificare gli interventi chirurgici ambulatoriali

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Sarebbe un passo avanti importante per l’ospedale di comunità di Recanati far funzionare a pieno ritmo le due sale operatorie con interventi chirurgici ambulatoriali di numerose attività specialistiche che oggi, invece, mancano all’appello. L’assessore regionale Filippo Saltamartini punta da tempo a rendere i piccoli ospedali funzionanti pur sapendo che riaprire i vecchi reparti, dalla chirurgia alla neonatologia e alla medicina, è impossibile sia per quello che prevede attualmente il sistema sanitario nazionale, sia per la carenza cronica di infermieri e medici nonché per gli scarsi fondi messi a disposizione per la sanità in generale. Ma, se venisse incontro a quello che è stato richiesto dal Dipartimento delle chirurgie specialistiche ambulatoriali dell’Area vasta, l’ospedale recanatese diverrebbe un punto di riferimento per tutto il territorio per questi piccoli interventi. È stato firmato, infatti, un documento del Dipartimento delle chirurgie specialiste, di cui responsabile è il recanatese Marco Simonacci, primario di dermatologia dell’ospedale di Macerata, nel quale i vari professionisti delle diverse specialità si sono dichiarati disponibili a venire a Recanati per avviare le diverse attività alla presenza dell’anestesista. A questo punto mancherebbe solo l’adozione di una apposita delibera dell’Asur per dare corso a questo progetto, che consentirebbe anche un’importante riduzione delle liste di attesa. Questi nuovi servizi entrerebbero in funzione già dal prossimo settembre e riguarderebbero, oltre a dermatologia ed oculistica, che già sono presenti, anche ortopedia, otorino e chirurgia in day hospital. Allo stato attuale sono operative la dermatologia, l’oculistica, l’endoscopia e ambulatorio di chirurgia: le attività si svolgono tutte la mattina, a parte l’ambulatorio chirurgico aperto il mercoledì pomeriggio. Questa attività è stata sospesa nel periodo Covid perché i medici erano stati trasferiti a Civitanova trasformato, come si ricorderà, in ospedale Covid. Prima di questo stato di emergenza, causato dalla pandemia, l’attività chirurgia operatoria era programmata il mercoledì mattina e il sabato: ora c’è solo il mercoledì pomeriggio perché quella del sabato ancora non è stata ripristinata. La terapia antalgica svolge attività ambulatoriale il giovedì mattina mentre l’attività operatoria avviene il venerdì mattina. L’ospedale di Recanati vanta la presenza di due nuove e funzionali sale operatorie che potrebbero lavorare a pieno regime tutti i giorni della settimana, il mattino e il pomeriggio. Questo comporterebbe anche una maggiore presenza dell’anestesista utile anche per l’attività del Punto di primo intervento.

Asterio Tubaldi