San Catervo e San Nicola, due patroni per la città

Don Gianni e il sindaco Sclavi annunciano la possibilità di avere due santi. Il vescovo MarconI: "Ricevo e accolgo questa proposta, ci proviamo"

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Le festività di San Catervo, patrono di Tolentino, si sono concluse con una proposta: far diventare San Nicola compatrono. E’ stato don Gianni Compagnucci, parroco di San Catervo, ieri sera, in una chiesa gremita, alla presenza delle autorità civili e militari, a spiegare l’iniziativa ai cittadini. "Questa è stata da me lanciata l’anno scorso – ha detto don Gianni – e l’ho riproposta alla nuova giunta, che pure l’ha subito appoggiata. Un’idea che deve partire anche dal popolo di Tolentino, quella di avere due compatroni. La nostra città è piena di santi, San Catervo, San Nicola, Beato Tommaso, Luigi Rocchi, la beatificazione di fra Mario Gentili in corso. E’ tempo di avere due compatroni, due protettori: San Catervo, che era un "soldato semplice", un laico, un civile e San Nicola, che era un religioso. Rappresentano le due sponde della fede". Anche il sindaco Mauro Sclavi è intervenuto, a fine messa, per condividere la proposta con fedeli e cittadini. "Dal lungo applauso che è seguito – ha detto il sindaco – penso che c’è tutta la volontà di fare San Nicola compatrono. Sono emozionato perché si tratta del mio primo San Catervo. Lo step successivo sarà portare in Consiglio comunale una delibera, come punto all’ordine del giorno, per far sì che ci sia una volontà popolare. La documentazione poi passerà al vescovo. L’iter va avanti da tempo". "Ricevo e accolgo questo desiderio – ha risposto il vescovo Nazzareno Marconi –. Le cose serie necessitano di tempo. Ci lavoriamo, vedremo come costruire questo percorso". Poi l’istanza dovrà essere portata a Roma, al Vaticano. Nel pomeriggio in piazza della Libertà si è svolta "Risorse in rete: volontariato per la città", promossa dall’assessorato alle politiche sociali, in collaborazione con le associazioni cittadine, mentre in piazza Martiri di Montalto il mercatino de "Le piazzette".

Lucia Gentili