MATTEO PARRINI
Cronaca

"Sanità, servono servizi per fragili e anziani"

Consiglio comunale aperto, il sindaco Cingolani si rivolge ai vertici della Regione: "La folla presente dimostra l’importanza del tema"

Amministratori comunali e regionali, assieme ai rappresentati dell’Ast sul palco del Piermarini

Amministratori comunali e regionali, assieme ai rappresentati dell’Ast sul palco del Piermarini

Un ampio confronto ha caratterizzato il consiglio comunale aperto al Teatro Piermarini e dedicato alla sanità. Tra i presenti numerosi consiglieri regionali, l’assessore regionale Filippo Saltamartini e il presidente Francesco Acquaroli, oltre a rappresentanti della Ast di Macerata come il direttore generale Alessandro Marini. A sorpresa è intervenuto anche il vescovo Francesco Massara che ha ricordato come "la salute sia un diritto di tutti e uno dei problemi più grandi è relativo alle liste di attesa, tanto che come Caritas ci troviamo tanta gente che non si cura perché non se lo può permettere: per Matelica che è un gioiello, non basta la pedemontana, serve una rete ospedaliera".

Nello scambio di accuse tra maggioranza e minoranza sulle responsabilità che hanno portato negli anni al depauperamento dei servizi ospedalieri nell’area montana, il sindaco Denis Cingolani ha tenuto a precisare che "io sono uno degli ultimi nati a Matelica prima della chiusura del reparto di ginecologia il 31 agosto 1986. Per le circa 10mila persone che abitano qui, compresi studenti e sfollati dal sisma, mancano servizi per i più fragili e anziani, per cui la folla di stasera a teatro dimostra che siamo qui per difendere con determinazione e dignità il diritto ad una sanità giusta, vicina, accessibile".

L’assessore Saltamartini ha assicurato che "a breve potremo definire nello specifico tempi e modalità di realizzazione del piano socio-sanitario, dove avremo la specializzazione a Torrette, gli ospedali per acuti a Camerino e Fabriano, la diagnostica strumentale e gli ambulatori a Matelica". Anche il presidente Acquaroli ha confermato che "la stragrande maggioranza delle richieste pervenute sono condivisibili e inserite nel piano socio-sanitario che ora i direttori dovranno concretizzare". Diversa la posizione per il capogruppo di minoranza consiliare, Marcello Catena, che ha rigettato quanto detto, definendo "solo una perdita di tempo quella di stasera, con tante promesse e nessuna risposta alle nostre domande".