Scatta iI fermo pesca ma resta il nodo carburanti

A partire da ieri la flotta civitanovese della pesca a strascico (una trentina di scafi) è alla fonda in porto per il consueto "fermo" estivo. Come per le altre marinerie dell’Adriatico settentrionale e di quello centrale fino al compartimento anconetano, lo stop vale fino all’11 settembre. Si tornerà in mare nella notte tra domenica 11 e lunedì 12. Come stabilito dal Ministero già a febbraio e in linea col calendario consolidato negli ultimi anni, le aree di pesca tra il Chienti e Termoli restano invece agibili fino alla metà del mese corrente e dunque i pescherecci che le frequentano abitualmente garantiranno il pesce fresco locale da qui a Ferragosto. Nel sud delle Marche, in Abruzzo e in Molise la pesca sarà vietata più in là, dal 16 agosto al 22 settembre. A Civitanova la sosta viene vista come una liberazione dalla gran parte degli armatori, se non da tutti.

Negli ultimi mesi i guadagni si sono contratti paurosamente a causa del vertiginoso aumento del prezzo del gasolio e così non si vedeva l’ora di interrompere l’attività nella speranza che, alla ripresa, il pieno di carburante in banchina costi un po’ di meno. L’ultimo fixing è stato pari, da noi, a 1,13 euro al litro. Questo stato di persistente emergenza ha indotto i proprietari di ben 5 pescherecci (16 della flotta locale) a fermarsi volontariamente già prima dello start obbligatorio di fine luglio. Una cosa mai vista, in passato. Non è scontato, con questi chiari di luna, che tutti riprenderanno regolarmente a lavorare il 12 settembre. "Speriamo – ci ha dichiarato Francesco Caldaroni, armatore nonché assessore alla pesca – che nel frattempo ci venga almeno pagato il fermo pesca 2021, non ancora liquidato alle imprese".

Da sottolineare che, sulla scorta della disciplina europea, i pescherecci dovranno osservare strada facendo giornate aggiuntive di fermo. Quante? Dipende dalla lunghezza della singola unità da pesca. Alcune ulteriori misure restrittive entreranno in vigore nelle prime settimane successive alla ripresa del lavoro. Resta inteso che, come sempre, in questi giorni opereranno regolarmente i barchini della piccola pesca costiera e le cozzare. Le vongolare no a Civitanova, dal momento che i loro equipaggi stanno assolvendo già da alcune settimane al fermo. Al momento il prodotto fresco locale è assicurato dai vongolari attivi nel mare fermano e in quello sambenedettese.

Mario Pacetti