È stata disposta l’autopsia per Daisy Ronconi, la mamma di 37 anni che giovedì mattina ha perso la vita dopo essersi schiantata con la sua Lancia Ypsilon contro un fuoristrada sulla Carrareccia, a Macerata. Il pm di turno Rosanna Buccini ha stabilito di procedere con l’esame: verrà effettuato lunedì all’ospedale regionale Torrette di Ancona, dove la giovane era stata portata in eliambulanza e dove, purtroppo, il suo cuore aveva cessato di battere poco dopo l’incidente.
Illeso l’uomo alla guida del fuoristrada Range Rover, che era stato accompagnato per un controllo all’ospedale di Macerata. Da prassi, è indagato per omicidio stradale. La Ronconi, mamma di una bimba di sette anni, era originaria di Urbisaglia ma da tempo viveva a Camerino con il marito e la piccola. Lavorava nella casa di riposo "Chierichetti" di Gagliole da tre anni (tramite Cooss Marche) come operatrice sociosanitaria. "Una grande tragedia, ne risentiamo tutti. Daisy è sempre stata molto disponibile, solare, empatica, mai una parola di troppo – ricorda la direttrice dell’Asp Laura Taccari –. Gentile e professionale con gli ospiti, le colleghe e tutto il personale". Difficile trovare le parole per farlo sapere ai nonnini e alle nonnine. "Oggi (ieri, ndr) nella sala mensa c’è un silenzio tombale, le operatrici sono in lacrime, tutte hanno gli occhi lucidi. Questo viene percepito anche dagli ospiti meno vigili – continua la direttrice –. L’aria è davvero pesante". La direttrice ricorda che Daisy si fermava a parlare con gli anziani, sapeva ascoltarli.
"Lei era il sorriso – aggiunge –. E, se non poteva sorridere con la bocca come durante il Covid quando si indossavano le mascherine, sorrideva con gli occhi. Se c’era un problema, Daisy cercava sempre di alleggerire. Solo il giorno prima avevamo pranzato tutti insieme qui in struttura, avevamo riso. Non ci sembra vero non poterla più vedere". Una morte troppo assurda e improvvisa, quella della Ronconi, nel suo giorno di riposo. Emanuela Sciamanna, istruttore amministrativo dell’Asp, non riesce a trovare le parole, come nemmeno le altre colleghe, ormai diventate sue amiche. Tanti i messaggi arrivati per lei, e di vicinanza alla famiglia. "Il destino ti ha portato via da qui per portarti lassù – scrive un’amica – oltre le nuvole, oltre il cielo. Ma nessuno potrà portarti via dal cuore". "Un grande vuoto quasi da non credere – aggiunge un parente –. Sei stata un esempio di vita e coraggio, ne hai superate veramente tante, sei una donna da stimare. Tanta vita ancora da fare e invece eccoci qua. Gli angeli ti saranno vicino. Ti voglio bene". La data del funerale sarà fissata dopo l’autopsia.