
La questione dei licei di Tolentino ha scaldato gli animi del consiglio provinciale, in particolare quelli del presidente Sandro Parcaroli che ha avuto un botta e risposta acceso con il consigliere Narciso Ricotta che aveva presentato un’interrogazione discussa nel pomeriggio di ieri. Ricotta non si è detto soddisfatto della risposta data alle sue domande dalla consigliera Laura Sestili e ha invitato il presidente "a tornare sui suoi passi", trasferendo una porzione dei licei che adesso si trovano alla ex Quadrilatero nello stabile dell’ex Orfanotrofio, ritrutturato dal Comune dopo il sisma. Ricotta ha anche chiesto all’amministrazione di trovare una linea condivisa, visto che la "consigliera Sestili ha spiegato che non c’è più la necessità di un trasferimento, mentre lei presidente a Striscia la notizia ha tirato fuori ‘come un coniglio del cilindro’ la necessità di trasferire gli studenti nella sede di ragioneria". Parole che non sono piaciute al presidente, che ha ribadito come quella dell’Ite fosse "un’ipotesi che si stava valutando". Da parte sua, la Sestili ha spiegato come il mancato trasferimento dei licei in centro sia dovuto "sia al venir meno dell’iniziale esigenza logistica, sia alla dubbia tenuta sismica del complesso. L’iniziale necessità di reperire ulteriori spazi si è presentata nell’anno scolastico 202122 quando il numero degli iscritti, in totale 330 (di cui 290 alunni allo Scientifico e 140 al Classico) e le prescrizioni per il distanziamento per la pandemia avevano portato gli uffici provinciali a valutare un’ipotesi di ampliamento con un’ulteriore locazione in contrada Cisterna. Numeri poi diminuiti l’anno scolastico successivo quando erano 260 gli iscritti allo Scientifico e 144 al Classico. La diminuzione è continuata anche nel 2023-2024 quando allo Scientifico si arriva a 240 alunni, mentre al Classico a 136. L’esigenza di ulteriori spazi è venuta meno e, con essa, è cessata la necessità di dare seguito alla richiesta di utilizzo dell’ex Orfanotrofio". A far scartare alla Provincia i locali del centro anche "l’incertezza sulla tenuta sismica della struttura – ha concluso Sestili –. I danni causati all’ex Orfanotrofio dalle scosse di fine ottobre furono talmente gravi da farne dichiarare l’inagibilità totale. E, nell’ordinanza commissariale 33 del 2017, venne decisa la delocalizzazione dei due licei mediante la realizzazione di una nuova sede, in luogo del ripristino dell’ex Orfanotrofio. Di contro, il complesso di contrada Cisterna ha rivelato una perfetta resistenza, non avendo riportato il minimo danno". Il consiglio provinciale ha anche approvato, con sei voti favorevoli e tre astenuti, il piano per la "Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa 2024-2025" che ora verrà inviato alla Regione.
m. p.