
L’incontro sportivo era finito nel peggiore dei modi, con uno scontro tra tifoserie. Da una parte gli ultras del...
L’incontro sportivo era finito nel peggiore dei modi, con uno scontro tra tifoserie. Da una parte gli ultras del Tolentino, dall’altra gli ultras della Vigor Senigallia che giocava in casa. Era una partita di calcio di serie D, finita con la vittoria in rimonta della Vigor.
Dagli spalti erano arrivate prese in giro per i senigalliesi, colpiti dall’alluvione, e un tifoso maceratese avrebbe mimato il gesto della pala. Questo avrebbe mandato su tutte le furie i vigorini che al termine della partita avrebbero cercato di raggiungere il settore ospiti. I tifosi della U.S. Tolentino avevano però già raggiunto il proprio autobus, in via Montenero, non molto lontano dallo stadio, quando hanno visto arrivare una fazione della tifoseria opposta. I tolentinati sarebbero scesi dal mezzo e sfilandosi le cinture dei pantaloni si sarebbero diretti verso gli avversari. Anche i tifosi senigalliesi sarebbero stati armati di cinture.
Tra i due gruppi c’era anche chi avrebbe avuto il volto coperto. Era il 9 ottobre del 2022. Un cordone dei poliziotti si mise in mezzo e fu spinto da entrambe le parti ma lo scontro fu evitato. Sei tifosi tra i 50 e i 21 anni, tre per ciascuna fazione, vennero identificati e denunciati.
Sono finiti a processo, davanti alla giudice Francesca Pizii, per resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e minacce in concorso e per la violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Difesi dagli avvocati Michele Zuccaro e Mauro Diamantini definiranno le posizioni tra messe alla prova, abbreviati e patteggiamenti nell’udienza del 10 giugno.
ma. ver.