Scoperto il volto di Santa Camilla da Varano

A Camerino la chiusura del processo canonico e l’apposizione dei sigilli all’urna. Il vescovo Massara: "Conclusa la ricognizione del corpo"

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di Alessio Botticelli

Nel pomeriggio di ieri si è celebrata nella chiesa di San Venanzio a Camerino la messa di chiusura del processo canonico di Santa Camilla Battista da Varano. Nata a Camerino il 9 aprile 1458, dal signore e condottiero Giulio Cesare da Varano e dalla nobildonna Cecchina di Mastro Iacopo, Camilla entrò nel 1481 nel Monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara ad Urbino assumendo il nome religioso di suor Battista; tornata a Camerino nel 1484 su pressione del padre, fu più volte eletta badessa dell’antico monastero degli Olivetani di Santa Maria Nova; nel 1501 fu condannata all’esilio a seguito della scomunica papale emessa da Papa Alessandro VI Borgia nei confronti del padre, per poi tornare a Camerino nel 1504 grazie all’iniziativa di Papa Giulio II che la designò maestra di vita religiosa francescana. Di qui il suo spostamento, prima a Fermo nel 1505 poi a San Severino Marche nel 1521-22, per formare una comunità locale di monache sulla base della regola di Santa Chiara; morta a Camerino il 31 maggio 1524 durante un’epidemia di peste, fu dichiarata Beata da Papa Gregorio XVI il 7 aprile 1843 per poi essere dichiarata Santa da Papa Benedetto XVI il 17 ottobre 2010. "Anche se con un giorno di anticipo rispetto al calendario liturgico – queste le parole in onore della santa del vescovo della Diocesi di Camerino, monsignor Francesco Massara – ci troviamo qui riuniti nel nome di Santa Camilla Battista per dichiarare concluso il processo canonico di ricognizione del suo corpo, resosi necessario per constatare lo stato di conservazione dei resti e prevedere eventuali interventi per una migliore conservazione delle sue spoglie; in quest’occasione le rivolgiamo una supplica d’intercessione affinché, corroborati dal suo prezioso esempio, ci aiuti a vivere in pace e da buoni cristiani, partendo da quello che è stato il punto di riferimento nella vita di questa Santa: la sapienza e la forza del Vangelo". La ricognizione ha permesso di ricostruire le sembianze della santa, attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia. Al termine della celebrazione, che ha visto la presenza dei sindaci di Camerino e comuni limitrofi, delle suore clarisse del Monastero di Santa Chiara, delle forze di polizia e dei carabinieri nonchè del rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, ha avuto luogo la fiaccolata dei fedeli con la quale le spoglie sono state portate al Monastero di Santa Chiara, dove oggi, anniversario della canonizzazione, avrà luogo la messa.