"Scuola di San Vito, i lavori vanno per le lunghe"

Per la fine dell’anno gli studenti dovevano ’tornare a casa’, ma la ditta non ha ultimato l’intervento: "Il trasloco lo faremo in estate"

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di Asterio Tubaldi

Facile la battuta "al vetriolo" che in queste ore gira in città "per il campo sportivo si corre a perdifiato e si rispettano le scadenze, per la scuola, invece, tutto va a rilento e sono tante le promesse disattese". Ha suscitato, infatti, molto malumore la notizia che la scuola di San Vito, dove dall’ottobre del 2020 sono in corso lavori di messa a norma del vecchio edificio, non riaprirà neanche a gennaio e per tutti gli studenti, quelli della materna ospitati al Salone del Popolo e quelli delle medie che vanno a Squartabue, continueranno i tanti disagi vissuti in questi mesi. "È vero, non riusciremo a fare il trasloco per la scuola durante le vacanze natalizie. La ditta non riesce a completare i lavori entro questo mese e ne serviranno altri per cui è chiaro che a questo punto il trasloco lo programmiamo per l’estate prossima", ammette dispiaciuto il sindaco Antonio Bravi. Come si ricorderà l’edificio scolastico dall’ottobre 2020 è interessato da importanti lavori di messa a norma effettuati con i fondi gestiti dall’ufficio ricostruzione della Regione per il sisma del 1997. Il termine ultimo era stato stabilito per il Natale 2021 ma, come spesso avviene, i lavori hanno richiesto più tempo e il termine ultimo di consegna era stato fissato prima per maggio e poi per natale di quest’anno. Ora, invece, il rientro di tutti gli scolari si spera possa avvenire per settembre del prossimo anno, cioè con l’inizio del nuovo anno scolastico. Il sindaco Bravi è impegnato a fare del tutto perché il cantiere sia rimosso prima della Pasqua per non incorrere, come è avvenuto l’anno scorso, nelle ire di don Roberto Zorzolo che, al rientro della processione del venerdì santo, in una chiesa gremita di fedeli, rimproverò all’amministrazione delle mancate promesse di riaprire la chiesa di San Vito. "Ci dispiace anche per i tanti disagi che famiglie e bambini subiscono per il trasferimento a Squartabue dove, per fortuna, abbiamo una struttura a norma e funzionale. E anche per noi è una spesa sia per l’affitto del capannone (circa 4.000 euro mensili, ndr) sia perché ci siamo accollati tutta la spesa dei trasporti che sono gratuiti per le famiglie", commenta ancora il sindaco Bravi che spiega: "Si tratta di uno di quei cantieri che basta un niente e si creano intoppi e ciò, purtroppo, può avvenire visto che si lavora su un immobile storico con tutta una serie di complessità. Durante l’inverno scorso abbiamo avuto il problema della carenza e difficoltà a trovare il materiale necessario, soprattutto il legno per le coperture e quindi si sono accumulati dei ritardi. Mi auguro solo, conclude il sindaco, di poter togliere quanto prima l’impalcatura perché anche questa crea non pochi disagi e i residenti non aspettano altro di poter riavere il piazzale libero per i parcheggi".