Scuola e formazione professionale "Combattiamo il disagio giovanile"

Il progetto "Road" della cooperativa Il Faro "In campo per i ragazzi da 11 a 29 anni"

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di Lorenzo Monachesi

"Abbiamo elaborato un progetto educativo che si rivolge ai giovani dagli 11 ai 29 anni per aiutarli a trovare nella scuola e nella formazione professionale dei punti di partenza". Così Marcello Naldini, presidente della cooperativa Il Faro, nel presentare il progetto Road (Ragazzi oggi, adulti domani) il cui obiettivo è diminuire il disagio giovanile. In conferenza stampa sono state illustrate le caratteristiche dell’intervento finanziato dal fondo di beneficenza Intesa San Paolo. "Abbiamo attivato – ha spiegato Elena Cardinali, project manager della cooperativa – una serie di iniziative per contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica". Sono state calibrate diverse attività. "Gli strumenti – aggiunge – su cui faremo leva sono differenti a seconda dell’età dei soggetti. Per chi ha 20-29 anni proporremo eventi per avvicinarli al mondo imprenditoriale facendo conoscere le aziende del territorio, attività di tutoraggio e affiancamento con laboratori per sviluppare competenze professionali da spendere nel mondo del lavoro. I ragazzi potranno avere gli strumenti per essere adulti responsabili e con una carriera lavorativa soddisfacente". Al target 11-19 anni "daremo gli strumenti per la scelta della scuola superiore o lavorativa, fornendo ai più piccoli un metodo di studio personalizzato, un aiuto per il recupero dei debiti formativi". Il raggio d’azione del progetto comprende Macerata, Civitanova e Fermo. "È utile e necessario – ha detto l’assessore civitanovese Barbara Capponi – ascoltare le esigenze del territorio e calibrare le risposte migliori, così si è sviluppata la nostra sinergia con il Faro". Gianluca Puliti, dirigente dei servizi sociali del comune di Macerata, ha sottolineato il punto di forza della cooperativa: "È un punto di riferimento – ha detto – forte in tutte le politiche sociali. Collaboriamo da anni e riconosciamo le capacità progettuali sapendo cogliere i bisogni del territorio". "Quanto facciamo – ha spiegato Beatrice Pini, che segue il territorio di Macerata per la cooperativa – ci permette di captarne le necessità e di scrivere progetti che centrino determinati obiettivi". "Noi – aggiunge Annalisa Caracini, di Confartigianato Marche – siamo disponibili a far sì che i giovani possano avere gli strumenti necessari per un futuro lavorativo".