FRANCO VEROLI
Cronaca

Scuola, ecco il piano della Provincia: "Il Bramante accorpato all’Agraria"

Via libera al decreto. I dubbi di Cgil, Cisl e Uil : "Logiche ragionieristiche, manca una visione strategica"

Studenti all’entrata dell’istituto Bramante-Pannaggi di Macerata, che secondo i piani della Provincia dovrebbe fondersi con l’Agraria Garibaldi e non con l’Ipsia Corridoni, come chiesto dal Comune di Corridonia

Macerata, 7 novembre 2023 – Fusione per unione dell’Istituto comprensivo Coldigioco di Apiro con l’Isituto comprensivo Mestica di Cingoli con creazione del nuovo istituto comprensivo denominato "Mestica - Coldigioco" con sede principale a Cingoli e sede coordinata ad Apiro; fusione per unione dell’Iis "Bramante – Pannaggi" di Macerata all’Iis "Garibaldi" di Macerata con creazione del nuovo Iis "Garibaldi – Bramante – Pannaggi", con sede della dirigenza all’Agraria in contrada Lornano a Macerata.

È quanto prevede la proposta di piano provinciale per il dimensionamento scolastico, pubblicato ieri con decreto del presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che dovrà ora essere esaminato dal consiglio provinciale. Per quanto riguarda il dimensionamento dell’Iis Gentili di San Ginesio, viene evidenziato che la Provincia "non ha ottenuto atti deliberativi comunali univoci e concertati, tali da poter permettere di calibrare, nella sostanza, gli interventi sulla rete scolastica dei suddetti territori", mentre è stata rimessa alla Regione la decisione in merito al dimensionamento dell’Itcg "Antinori" di Camerino, "essendo pendente un ricorso del Comune di Camerino per l’annullamento parziale della Programmazione della rete scolastica 2023/2024", in relazione allo stesso Istituto. La situazione, però, appare destinata ad ulteriori sviluppi. Nella riunione dello scorso 31 ottobre con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, lo stesso Parcaroli aveva presentato, oltre all’unione del Bramante – Pannaggi con l’Iis Garibaldi, altre ipotesi. A Camerino divisione dell’Itcg Antinori assegnando le sedi all’Iis "Varano" e all’Ipsia di Matelica; a Tolentino fusione dell’istituto comprensivo Don Bosco con il Lucatelli. E, poi, fusione dell’istituto comprensivo di Mogliano con l’istituto comprensivo di Colmurano, e possibile creazione di uno o più istituti omnicomprensivi.

Le stesse organizzazioni sindacali, evidenziano come le proposte siano state formulate senza indicare motivazioni chiare e i criteri che hanno indotto alla scelta di fare accorpamenti solo per alcuni comuni e non per altri. Cgil, Cisl, Uil, e le rispettive sezioni di categoria, avevano ribadito al presidente Parcaroli e alla consigliera Laura Sestili, la contrarietà al dimensionamento scolastico dovuto alla Legge di stabilità del 2023, tanto da chiedere alla Regione di non procedere con il dimensionamento, così come sta accadendo in altre Regioni che rivendicano la propria competenza in materia. Il Tar della Campania il 30 ottobre ha sospeso l’attuazione del decreto interministeriale attuativo del dimensionamento, rimettendo la questione alla Corte Costituzionale, che dovrebbe pronunciarsi il 21 novembre.

Al Tar del Lazio pendono i ricorsi delle regioni Toscana ed Emilia Romagna, oltre che quello della Cgil. Secondo i sindacati, le linee guida regionali sul dimensionamento scolastico sono "generiche e ispirate esclusivamente da una logica ragionieristica di contenimento della spesa, senza una visione strategica pluriennale che guardi alle reali esigenze del sistema scolastico".

Non solo. Queste imp ediscono a Province e Comuni di operare in modo oggettivo, determinando la penalizzazione delle aree interne e delle zone del cratere del sisma. I sindacati, poi, non condividono la formazione di Istituti omnicomprensivi (dalla scuola dell’Infanzia alle Superiori): "La loro costituzione – sottolineano – sarebbe un grave errore di prospettiva in una regione che ha bisogno di alimentare le reti tra comunità, soprattutto in un’ottica di salvaguardia e rilancio delle aree interne, oltre che di crescita un sistema culturale e socioeconomico aperto che non chiuda in enclave dal breve respiro territori che già rischiano l’isolamento".