Scuole, accorpamenti in mezza provincia "Siamo preoccupati, si pensa solo a tagliare"

Dall’entroterra alla costa, il piano dell’Ufficio scolastico regionale: diversi plessi destinati a chiudere. Barbi (Snals): sicurezza a rischio

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di Lucia Gentili

Accorpamenti all’orizzonte, sul fronte scuola, per l’anno 2023-2024. L’Ufficio scolastico regionale ha inviato ai presidi e, per conoscenza, alla Regione e ai presidenti delle Province la relazione sul dimensionamento, con le "proposte di riorganizzazione". "Siamo preoccupati, in previsione di ulteriori tagli per il prossimo anno – esordisce Ugo Barbi, segretario provinciale Snals (sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola) –. Soprattutto perché comporterebbero un’ulteriore riduzione dei collaboratori scolastici, che già sono pochi, in particolare negli istituti comprensivi (materna, elementari e medie) delle zone interne e montane, terremotate. La conseguenza è il pericolo di depauperamento del territorio e dei centri storici. A monte c’è una normativa sbagliata: per i collaboratori scolastici, non si dovrebbe tenere conto solo del numero degli alunni, ma anche dei metri quadri della scuola, se ci sono più plessi e su quanti piani, della complessità della struttura. Altrimenti il rischio è una minore sicurezza e sorveglianza degli alunni. E se, malauguratamente capita un incidente, di chi è la responsabilità, del dirigente scolastico o di chi non invia personale? Un personale tra l’altro già carente, non essendoci più né l’organico Covid né l’organico sisma. Chiediamo quindi all’Ufficio scolastico regionale di capire le difficoltà che stanno già vivendo i presidi e di evitare altri accorpamenti. Anche se, di solito, quando l’Usr fa una proposta, difficilmente non la mette in atto".

Queste le proposte di accorpamento avanzate dall’Usr, tramite il direttore generale Marco Ugo Filisetti. Scuola primaria, per l’istituto comprensivo Strampelli di Castelraimondo tra il plesso di Fiuminata (41 alunni in due classi e una pluriclasse) e quello di Pioraco (51 in 5 classi); istituto comprensivo De Magistris di Caldarola: i plessi di Camporotondo (13 alunni in una luriclasse) e Cessapalombo (5 alunni già riorientati a Caldarola)con il plesso di Caldarola; istituto comprensivo Leopardi di Sarnano: il plesso di Gualdo (18 alunni in due pluriclassi) con il plesso di Sarnano; istituto comprensivo Paoletti di Pieve Torina: i plessi di Valfornace (32 alunni) e Muccia (32 alunni). Per la scuola secondaria di primo grado, viene proposto l’accorpamento tra il plesso di Pioraco (33 alunni) e quello di Fiuminata (21), che rientrano nel comprensivo Strampelli di Castelraimondo; tra i plessi di Caldarola (54 alunni) e Belforte (87) per il De Magistris; tra Sarnano (82 alunni) e Gualdo (19) per il Leopardi e tra Valfornace (28 alunni) e Pieve Torina (19) per Paoletti. Per il primo ciclo, si propone l’accorpamento dell’istituto comprensivo Coldigioco di Apiro con il Mestica di Cingoli, "in quanto i due Comuni distano pochi chilometri l’uno dall’altro". Motivazione che torna spesso nell’elenco. Per il Paoletti di Pieve Torina si propone l’accorpamento con l’istituto comprensivo di Camerino. Mentre per il Convitto nazionale Leopardi di Macerata si propone l’accorpamento al liceo artistico Cantalamessa "in quanto nello statuto dei convitti nazionali è prevista la presenza di una scuola secondaria di secondo grado annessa al convitto".

Quanto alle scuole superiori, per l’istituto Bramante-Pannaggi di Macerata viene previsto l’accorpamento con l’Ite Gentili, "poiché sono istituti affini". Poi tra l’Iis Bonifazi e l’Itcg Corridoni di Civitanova, creando un Iis da circa 800 iscritti, cedendo la sede di Recanati del Bonifazi al Mattei di Recanati, che ha già un altro corso professionale. Per l’Itcg Antinori di Camerino si propone l’accorpamento con l’Iis Varano di Camerino, con cui condivide la stessa sede; per l’Iis Gentili di San Ginesio l’accorpamento con l’Iis Filelfo di Tolentino "per l’affinità dei corsi di studio (i due indirizzi attribuiti al Gentili, scienze umane sede di San Ginesio e Scientifico sede di Sarnano saranno assegnati ad un unico plesso). "Per salvaguardare le martoriate aree interne è necessario cambiare i parametri per l’assegnazione dell’organico perché se si accorpano le classi e i percorsi formativi si rischia di perdere gli insegnanti, soprattutto i precari", commenta il segretario regionale Confsal, Ermanno Pieroni.