Scuole e museo, i dubbi di Cherubini

Tre interrogazioni: "Sasso d’Italia, allarme dei residenti"

Come sarà affrontata la necessità di trovare spazi per il ritorno dei bambini a scuola? E come si cercherà di tutelare le esigenze dei residenti dopo la riapertura del chiosco del Sasso d’Italia? E perché, dopo il Covid, ancora non è stato riaperto il museo di storia naturale? Sono i tre temi al centro di altrettante interrogazioni presentate da Roberto Cherubini, consigliere e candidato sindaco di un gruppo civico nel quale è presente anche il Movimento Cinque Stelle. Le interrogazioni apriranno le sedute del Consiglio, il 20 e 21 luglio. "Ho presentato le interrogazioni nella speranza che le risposte siano precise e non diano adito ai dubbi che spesso sono insiti nelle decisioni del centrosinistra – spiega Cherubini –. La prima riguarda la riapertura delle scuole per una serie di richieste che ricevo da insegnanti e genitori; la seconda, invece, il museo di storia naturale, affidato alla passione di alcuni volontari, in testa Romano Dezi, senza i quali resta chiuso. Il mio dubbio è che, trasferendo il museo ai giardini (scelta che condivido), si sia pensato alla progettazione e alla spesa, ma non a chi potrebbe gestirlo. Un luogo importante come quello, infatti, avrebbe bisogno di un direttore. Non vorrei rivedere lo spettacolo indegno di Tipico.Tips, dove ti accolgono persone che non hanno neanche idea di dove sono. L’amministrazione continua a inaugurare, ma non a costruire una città che risponda alle esigenze di maceratesi e turisti. La terza interrogazione riguarderà il Sasso d’Italia, perché i residenti vogliono capire bene come sarà assegnato il chiosco e se poi saranno posti dei limiti, agli schiamazzi".