"Mens sana in corpore sano", dicevano i latini. E, infatti, l’attività fisica è sempre una buona pratica, a qualsiasi età, a partire da quella giovanile. Non pochi istituti superiori, però, sono senza palestra e la Provincia, cui spetta la competenza, è corsa ai ripari per garantire lo svolgimento delle attività curricolari di educazione fisica e motoria. Come? Facendo ricorso a strutture esterne alle scuole, pagando la locazione e anche, quando necessario, il correlato servizio di trasporto per trasferire gli studenti dalla scuola alla palestra. Non proprio una cosa da poco, visto che per il 2024 ha assunto un impegno di spesa di oltre 200mila euro. In alcuni casi la carenza di spazi è "storica", dovuta alla crescita degli iscritti. A complicare la situazione, poi, sono arrivati prima il terremoto e, poi, la pandemia. La scorsa estate, per la prima volta, è stato adottato un Piano di utilizzo delle palestre scolastiche di proprietà provinciale della città di Macerata per contenere i costi degli affitti delle palestre esterne, programmando lo scambio tra istituti con più impianti (Ite Gentili di Macerata) a favore di quelli carenti. Al liceo classico di Macerata l’annessa palestra è insufficiente. Così, oltre all’utilizzo stagionale dello stadio della Vittoria e oltre alla fruizione non onerosa della palestra "C" di via Cioci, ricorre al Palavirtus in contrada Fontezucca, (34.870 euro). Lo scientifico Galilei, per far fronte alla strutturale carenza della palestra interna, fruisce del palazzetto di Fontescodella (31.704 euro). L’Iis Garibaldi da quest’anno ricorre al Palavirtus per due giorni a settimana (41.490 euro).
La succursale di Tolentino dell’Ipia Frau è senza palestra dal 2016 e utilizza il palazzetto comunale (3.660 euro). L’Iis Filelfo di Tolentino, da sempre sprovvisto di palestra e delocalizzato a causa del sisma, ricorre a più strutture: il palazzetto comunale e lo stadio della Vittoria, mentre per le lezioni curricolari del liceo coreutico utilizza anche la sala polivalente del Politeama (30.460 euro). L’Itis Divini di San Severino a seguito del trasferimento degli studenti nella ex Luzio, ha avuto l’esigenza di un apposito servizio di bus-navetta per effettuare il collegamento tra la scuola e il palazzetto comunale, già usato in precedenza (16.266 euro). L’Iis Varano di Camerino annualmente ricorre agli impianti sportivi universitari, poiché dopo il terremoto, la palestra interna è diventata insufficiente, e a causa di sopraggiunte necessità curricolari di educazione fisica, visto che è l’unica scuola della provincia con indirizzo di liceo scientifico "sportivo" (59.755 euro). L’Iis Da Vinci di Civitanova da un paio di anni sopperisce alla carenza di impianti sportivi con un progetto piscina per le classi prime. Gli studenti vengono accompagnati alla piscina comunale, con apposito servizio di navetta (14.066,50 euro).