Sempre meno autobus a metano

Il Coronavirus ha rallentato la messa su strada di nuovi mezzi

Ci saranno meno mezzi pubblici a metano in giro sulle strade provinciali, dopo l’aumento del prezzo del carburante. "Oggi purtroppo non conviene più" ammette il vice presidente di Contram Mobilità, Stefano Gregori, facendo un quadro del parco di pullman a disposizione delle società di trasporti del Maceratese. "In tutto abbiamo 286 autobus, di cui 144 a gasolio, 74 a gasolio desolforato e 8 a metano. Gli Euro 4 sono 14, Euro 3 sono 61, poi ci sono 60 Euro 5 e 45 Euro 6, altri 5 sono Eev, cioè una via di mezzo tra Euro 5 ed Euro 6". Gregori precisa ancora che il 97% dei pullman è climatizzato, mentre meno della metà, il 42%, ha la pedana per consentire l’accesso ai disabili. "Il 9% dei nostri mezzi – prosegue il vice presidente di Contram Mobilità – hanno tra i cinque e i dieci anni di vita; il 23% hanno tra i 10 e i 15 anni di vita; il 20% ha meno di cinque anni. Il ricambio dei mezzi ha subìto un rallentamento, ma bisogna considerare che veniamo da due anni di Covid: per lunghi periodi il servizio di scuolabus non c’è stato, i pullman turistici erano fermi nei garage perché le gite non si sono fatte più. Le aziende sono in difficoltà, ci sono stati promessi dei ristori dalla Regione, ma ancora non li abbiamo avuti. I ritardi sono anche dovuti alla mancanza del piano di investimenti regionale, fermo da sei anni. Lo Stato mette delle risorse, per dare un contributo e ridurre la vetustà dei pullman in circolazione. Ora il piano è stato prediposto e ci saranno nuovi acquisti". Purtroppo, caleranno, se non si azzereranno del tutto, gli investimenti con il metano, un carburante più ecologico ma ora meno conveniente. "Se le cose restano così – spiega ancora Gregori - non compreremo autobus a metano, perché il prezzo è salito del 400%, inoltre non ci sono distributori ovunque". Sui mezzi pubblici circolanti, ha fatto uno studio anche l’Osservatorio del trasporto pesante di Continental, società di pneumatici. Le Marche registrano un calo del 25,3%, con 65 nuovi mezzi. Macerata segna in particolare una decrescita del 37,5%, con 20 nuove unità.