"Sempre spinto da una generosità gratuita"

"Don Luigi Taliani è di continuo apparso, scomparso e poi riapparso nella mia vita, sempre in punta di piedi, mai in modo invadente, con passo leggero, suggerendo spazi per riflessioni, con una lucidità sulla necessità di una emergenza educativa che bisogna raccogliere subito. In mano ago e filo, non coltelli e forbici, sempre spinto da una generosità grauita". Luigi Alici, professore emerito di filosofia morale Unimc, già presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana, sceglie le parole più belle per rendere omaggio alla memoria del sacerdote, scomparso un anno fa. Nel lungo discorso, ieri alla Domus San Giuliano, ha prima affrontato il tema del periodo in cui viviamo, "non in un’epoca di cambiamento ma in un cambiamento d’epoca", sottolineando che "non sempre il movimento è sufficiente a generare il cambiamento, pensiamo al colibrì, che spende tutte le sue forze per mantenersi fermo a mezz’aria: al di là del vortice momentaneo del godimento tutto cambia ma alla fine niente cambia veramente". Ha accennato all’avvento del digitale, "l’aumento dei contatti non è aumento delle relazioni, anzi, le relazioni patiscono", di questo "secolo della solitudine" in cui vediamo il "potenziamento dell’individualismo di massa", il "tramonto di una vita comune", il trionfo del "singolarismo", per cui "l’individuo non ha più l’ossessione di recintare la privacy ma ha bisogno della scena pubblica per ottenere il riconoscimento della propria originalità, del proprio ‘io’ come un’opera unica. L’urgenza educativa ci invita a fare i conti con questa forma strisciante di narcisismo singolarista". Alici ha parlato delle forme gentili della comunicazione, della generale "incapacità di gestire i conflitti. Dio, però, non ha creato solo le persone, ma anche il legame tra le persone, che non può essere neutralizzato". Una parola ha usato Alici: "Concordia", cuori che battono all’unisono quando vogliono tutti lo stesso bene, che rappresenta bene l’eredità che don Luigi lascia oggi ai tanti amici che lo hanno amato.

Chiara Gabrielli