Sensori hi-tech in centro contro gli eventi estremi

Terremoto, dai cruscotti digitali alle reti sismiche: ecco il progetto di Unicam "Così viene supportata la pianificazione degli interventi strutturali degli edifici"

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Sensori hi-tech, cruscotti digitali e reti sismiche contro gli eventi estremi nei centri storici. Sono alcuni dei risultati del progetto Arch 2020, finanziato dal Programma Horizon 2020, coordinato dal Fraunhofer Institute e realizzato, per la parte italiana, da Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Ingv, Comune e Unicam. Il progetto ha testato questi risultati su quattro casi pilota, tra cui Camerino. "Per la città l’Enea ha sviluppato dei cruscotti, o dashboard, al fine di supportare la pianificazione degli interventi strutturali degli edifici – spiega Maria Luisa Villani, ricercatrice Enea –, ipotizzando possibili terremoti futuri di diversa intensità e gli scenari di impatto che potrebbero risultare prima e dopo l’implementazione di strategie di resilienza. I cruscotti consentono alle pubbliche amministrazioni e alla popolazione di apprezzare i benefici che tali interventi potrebbero portare nell’evitare danni agli edifici, nel preservare la funzionalità, le tradizioni e le opere d’arte dei centri storici". "A Camerino abbiamo installato una rete sismica urbana che copre il centro storico e consente di registrare in tempo reale eventi sismici anche di bassa magnitudo", aggiunge Antonio Costanzo, ricercatore Ingv. "Unicam ha sviluppato metodi e strumenti per il monitoraggio e la diagnostica strutturale finalizzati al recupero di beni monumentali e li ha testati su Palazzo Ducale", interviene il prof Andrea Dall’Asta. "Il Comune – conclude Maurizio Forconi, responsabile edilizia privata e urbanistica – sta utilizzando i risultati di Arch per effettuare progettazioni di miglioramento e adeguamento sismico". Inoltre Unicam è scesa in campo per i rilievi sui ponti delle zone alluvionate nelle valli del Misa e Nevola.