Sequestrati oltre 4mila giocattoli pericolosi

Blitz della Guardia di Finanza in un negozio di Treia, gli articoli in vendita non rispettavano gli standard di sicurezza dell’Unione europea

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di Paola Pagnanelli

Oltre 4mila giocattoli sono finiti sotto sequestro, perché non rispettavano i minimi standard di sicurezza previsti dall’Unione europea. A trovarli, in un negozio di Treia, sono stati i finanzieri del comando provinciale di Macerate. Durante il periodo estivo, le fiamme gialle hanno intensificato l’attività di controllo, con particolare riguardo ai settori della contraffazione, dell’abusivismo commerciale e della sicurezza dei prodotti, a tutela dei consumatori e dei commercianti onesti. In tale contesto l’attenzione dei militari del Gruppo di Macerata si è focalizzata sulla merce in vendita in un esercizio commerciale di Treia. Da un esame approfondito dei prodotti, è venuto fuori che più di 4mila articoli avevano il marchio "CE" non veritiero. I finanzieri infatti hanno appurato che su quei giocattoli, prodotti in Cina e destinati all’esportazione, per aggirare la rigorosa normativa europea in materia di sicurezza a tutela dei consumatori (e in particolare dei bambini), era stato apposto solo il simbolo "C E", che sta per "China Export", senza sottoporli ad alcuna prova di conformità agli standard dell’Unione europea. Alla luce di quanto emerso e in considerazione del fatto che il commerciante non è stato in grado di esibire la documentazione in merito all’idoneità dei giocattoli che aveva messo in vendita, gli articoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per la violazione delle norme specifiche per la sicurezza di quel tipo di prodotti. Il commerciante è stato inoltre segnalato alla Camera di commercio per i provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo. Saranno, inoltre, condotti gli accertamenti per verificare eventuali profili di irregolarità anche dal punto di vista fiscale. L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni di concorrenza eque.