Serate danzanti nei locali sotto la chiesa: lamentele

Il parroco e la bocciofila ai ferri corti: interpretazioni diverse del contratto

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Rapporti tesi fra l’associazione Bocciofila di Villa Teresa e don David, il parroco della chiesa di Cristo Redentore. La convivenza di buon vicinato, che va avanti da moltissimi anni, si è incrinata in questo ultimi mesi per alcune feste di ballo che non sono, a quanto pare, molto gradite al sacerdote che non ne ha fatto mistero ai suoi fedeli durante la messa. Nello stesso stabile di proprietà della Curia, la società bocciofila occupa un ampio locale al di sotto della chiesa, dove da moltissimi anni tiene un’attività ricreativa per i soci con a disposizione due gance di bocce e un salone con diversi tavoli per il gioco delle carte. Prima esisteva anche un bar che poi è stato chiuso. Finché, nel gennaio di quest’anno, è stato firmato fra la Curia e la società Bocciofila un contratto di comodato di uso gratuito dell’immobile con l’impegno che siano esercitate, da parte di quest’ultima, "attività culturali e di promozione sociale meritevoli". Fra le attività, la società Bocciofila inserisce anche, per favorire una maggiore partecipazione dei parrocchiani, quella del ballo di coppia e di gruppo dove i volontari s’incontrano una volta a settimana, il giovedì sera, per la scuola di ballo, e organizzano, due volte al mese, il sabato sera, una festa dove ballare tutti insieme al suono di un’orchestrina. Un’attività molto gradita, tanto che la partecipazione coinvolge anche persone anziane che generalmente trascorrono la sera, dopo cena, in casa. "È un momento di sana aggregazione - dice Nazareno Rapaccini, presidente della Bocciofila - che rientra fra gli scopi sociali della nostra associazione e in totale rispetto di ciò che è pattuito nella convenzione. Non capisco che cosa ci sia di male in queste feste da ballo. Abbiamo anche raccolto 160 firme che abbiamo inviato alla Curia a sostegno di queste nostre iniziative". Don Davide non ama tanto parlare di questo scontro in atto con la società bocciofila, si limita solo a ricordare che "che secondo il comodato d’uso ci sono delle regole da rispettare e che le iniziative si devono fare nel rispetto del posto in cui vengono svolte e soprattutto che siano attività meritevoli. Che si svolgano delle feste da ballo non le contesto solo io, ma anche i parrocchiani e quindi non è una questione del parroco, ma della parrocchia. La cosa ci sta facendo molto male e ci dispiace".

Asterio Tubaldi