Sesso in cambio di cocaina, preso il pusher della Macerata 'bene'

Una studentessa si concedeva per ottenere la droga

Macerata, sesso in cambio di cocaina: i carabinieri hanno condotto le indagini (Nova)

Macerata, sesso in cambio di cocaina: i carabinieri hanno condotto le indagini (Nova)

Macerata, 13 novembre 2018 - Aveva creato una rete di clienti sparsi in tutta la provincia, tra cui molti insospettabili e una studentessa del Maceratese, maggiorenne, che per procurarsi la droga gli concedeva in cambio prestazioni sessuali. È stato arrestato ieri mattina il pusher, un 38enne albanese residente a Macerata, R. H., in custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata, per il reato continuato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A stroncare il maxi traffico di cocaina è stata la Compagnia del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino, guidata dal tenente Antonio Masciarelli. Le manette sono scattate al termine di una lunga attività d’indagine, iniziata lo scorso anno, quando a seguito di una prima fase investigativa lo spacciatore era stato ritenuto responsabile di alcune cessioni di cocaina a giovani che frequentano il territorio di Tolentino. L’operazione, coordinata dalla procura della Repubblica e svolta mediante mirati servizi di pedinamento, aveva portato gli inquirenti a operare nei mesi successivi nel territorio di Macerata, dove il pusher 38enne aveva intessuto il «giro» e aveva la propria dimora abituale, come base.

Proprio questa era stata oggetto di numerosi servizi di osservazione, che avevano portato i militari a individuare le abitudini e i movimenti quotidiani dell’uomo. Sottoposto a perquisizione domiciliare, era stato trovato in possesso di un bilancino di precisione, materiale atto al confezionamento, un’importante somma di denaro non giustificata, in banconote di piccolo taglio, e numerose dosi di cocaina purissima già suddivise e pronte per essere immesse nel mercato. In questa occasione l’Arma aveva sequestrato il cellulare del pusher.

Questo ha dato il la alla seconda e fondamentale parte dell’operazione. I carabinieri hanno infatti analizzato tutti i contatti passando al setaccio chat e social utilizzati dal pusher e hanno potuto aprire il «vaso di Pandora»: un vero e proprio spaccato su parte della società maceratese servita dall’albanese, costituita da «ambienti sociali diversificati», come si legge sull’ordinanza del gip, in cui a consumare la cocaina sono giovani studenti, ma anche insospettabili dei vari settori della «Macerata bene». Le fasi successive dell’indagine si sono sviluppate attraverso l’interrogatorio delle numerose decine di consumatori emerse dai tabulati telefonici, che hanno permesso di delineare un quadro certo di quanto accadeva, tracciando la responsabilità dell’albanese. Particolare, la storia di una giovane studentessa che dava sesso per avere la coca. Ora l’albanese si trova nella casa circondariale di Ancona.