Macerata, lo Sferisterio archivia la pandemia. E in platea tornano tutte le sedute

Via le distanze, la capienza sale a 2.459 posti. Messi: dal 27 giugno maestranze al lavoro a pieno regime. E il botteghino fa boom: già venduti e prenotati 7.500 biglietti. "Stiamo superando il trend del 2019"

Sferisterio, tornano tutte le sedute

Sferisterio, tornano tutte le sedute

Lo Sferisterio cancella il ricordo del Covid e torna alla piena capienza. Sono terminati ieri, infatti, i lavori per il ripristino delle sedute (in platea e nella gradinata), che erano state eliminate nel 2020 per garantire il necessario distanziamento tra le persone. Da quest’anno, si torna a lavorare al 100%, cioè con 2.459 posti.

"Oltre ai tradizionali lavori per la sistemazione del palco e della buca dell’orchestra, cioè di quello che potremmo definire lo "Sferisterio-teatro" – spiega il sovrintendente Luciano Messi –, questa mattina (ieri mattina, ndr ) sono stati completati gli interventi per il ripristino delle sedute, che erano state rimosse per rendere l’arena accogliente e adeguata alle norme imposte nei due anni in cui ci siano trovati a fronteggiare la pandemia. I lavori hanno impegnato, per circa due settimane, una quindicina di tecnici maceratesi, che sono parte integrante di quel gruppo che da anni lavora con noi. Il nostro festival, infatti, è caratterizzato da una forte territorialità".

Il Macerata Opera Festival ha radici salde nel tessuto locale. "Ogni anno sono coinvolte circa cinquecento persone, di cui due terzi del Maceratese, per 20mila giornate lavorative – aggiunge il sovrintendente –, con una ricaduta sul territorio che vede moltiplicati di dieci volte i contributi che arrivano da Regione e Comune.

Anche per la maestranze è un ritorno al passato, visto che tutti potranno riprendere a lavorare dal 27 giugno, quando cominceremo l’allestimento della prima opera (la Tosca, che debutterà il 22 luglio) e delle prove. Vedere lo Sferisterio con tutti i suoi posti è un bel segnale di speranza e rilancio". Sferisterio a piena capienza significa anche spingere sulla biglietteria per toccare, anche quest’anno, la quota del tutto esaurito".

E le premesse sembrano buone. "Dall’ultimo monitoraggio fatto nel corso di questa settimana siamo arrivati a 7.500 biglietti, tra venduti e prenotati, di cui circa un terzo sono per gruppi organizzati (sette che arrivano anche dall’estero) – spiega ancora Messi –. L’incremento è costante e siamo a un livello superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2019. Per questo, stiamo recuperando terreno ed è molto importante vedere che sta andando bene un po’ tutto il cartellone. Per quanto riguarda le opere, per ora traina la "Tosca" (22, 24, 29 e 31 luglio), seguita dal "Barbiere di Siviglia" (12, 14, 19 e 21 agosto) e poi dai "Pagliacci con The Circus" (5, 7, 11 agosto), mentre tra i concerti va molto bene quello di Zubin Mehta (in scena il 19 luglio), ma a noi interessa che si muova un po’ tutto il festival. Il fatto che si stiano vendendo bene in particolare gli appuntamenti di apertura del festival è un altro ottimo segnale per la partenza della stagione. Si sta lavorando seriamente, cercando di ritornare alla normalità e di essere da stimolo, perché con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro".