"Sforzacosta rimane ostaggio del traffico Siringhe abbandonate dietro alla scuola"

Residenti e commercianti: troppe macchine, è complicato persino attraversare la strada. "Il cortile della chiesa torni a disposizione di tutti"

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di Marta Palazzini

"Trovate siringhe dietro alla scuola". Il tour nei quartieri del Carlino fa tappa a Sforzacosta, dove ha ascoltato residenti ed esercenti per capire quali sono i problemi più urgenti e quali le migliorie che si potrebbero apportare per far sì che la frazione sia più vivibile: il traffico è molto sostenuto e la maleducazione delle persone alla guida rende difficile l’attraversamento ai pedoni. Poi sono state trovate delle siringhe dietro alla scuola. Chi frequenta Sforzacosta segnala poi l’inciviltà di chi non raccoglie i bisogni dei propri cani; tra le richieste c’è la realizzazione di una pista ciclabile, visto che in parecchi si muovono sulle due ruote grazie alla conformazione pianeggiante della frazione, e la possibilità di riutilizzare il parchetto della chiesa. Tra i timori, invece, quello dell’invecchiamento e la fuga delle attività dal borgo. "A Sforzacosta si vive bene, ancora rimane una frazione tranquilla dove la qualità della vita è buonissima – dice Sara Mandolesi, del negozio di abbigliamento Sara –. Ad esempio, bimbi e ragazzi possono girare da soli senza pericoli; di sera, però, è un po’ più pericoloso, perché le auto corrono. È un peccato che il cortile della chiesa non sia più a disposizione, nonostante i lavori siano conclusi: era un importante luogo di aggregazione, di nonni e nipoti; fungeva un po’ da piazzetta". "C’è troppo traffico e poi servirebbe una pista ciclabile, soprattutto per i ragazzi – dichiara il residente Sandro Mandolesi –, perché si va tutti solo sul marciapiede. Circa una decina di giorni fa abbiamo trovato qualche siringa dietro alla scuola; comunque la frazione è abbastanza tranquilla e pure pulita". "L’unico problema è il traffico, perché così non si vive – sottolinea Silvia Sciarra dell’omonima macelleria –. Poi non si può dire che porti movimento o clienti, le auto qui transitano e basta. Bisogna fare molta attenzione a non pestare i bisogni degli animali che sono ovunque, abbiamo dei concittadini davvero poco responsabili. Purtroppo il borgo è diventato anziano e si è un po’ svuotato". "Per lavoro sono fuori Sforzacosta tutto il giorno, ma quello che posso dire è che il traffico è eccessivo – aggiunge la residente Jessica Fabiani –. Forse le frazioni sono poco considerate". "Avevo la mia attività a Piediripa, da tre anni sono qui a Sforzacosta – raccontato Shelly Compagnucci, titolare del negozio "In festa con Shelly" –. Lì era solo un via vai di auto, mentre qui ci sono molte auto ma c’è anche parecchio passeggio. Penso che il problema principale sia la civiltà e l’educazione delle persone: i padroni dei cani lasciano i bisogni dei loro animali per strada; poi le auto sfrecciano e si ha difficoltà anche ad attraversare la strada sulle strisce pedonali". "Il borgo si è un po’ impoverito di attività – conclude Erika Colotti del bar gelateria Mokita –. Parlavamo con l’associazione cittadina ‘L’amico è’ dell’iniziativa che si svolgeva fino a qualche anno fa dal titolo "Borgo di notte": una serata in cui i negozi restavano aperti e c’erano gli stand; da esercente ho chiesto se è possibile riproporre l’iniziativa, ma con le poche attività rimaste sarebbe più complesso metterla in campo".