CHIARA MARINELLI
Cronaca

Sgominata centrale dello spaccio. Maxi retata tra Cingoli e Roma. Stroncato giro da cinque milioni. All’alba scattano tredici arresti

L’operazione dei carabinieri ha smascherato il flusso di stupefacente che da Roma arrivava alle campagne maceratesi. Quasi tutti stranieri gli indagati che agivano con una chat di Telegram.

Un’immagine dei video girati dai carabinieri che hanno incastrato i responsabili

Un’immagine dei video girati dai carabinieri che hanno incastrato i responsabili

Da Roma alle campagne di Cingoli. Questo il flusso di un ingente quantitativo di stupefacente, che riforniva le piazze del maceratese e dell’anconetano. Un giro di spaccio da oltre 5 milioni di euro stroncato dai carabinieri del comando provinciale di Macerata che, all’alba di ieri, in collaborazione con i militari delle compagnie carabinieri della provincia, dei comandi provinciali di Ancona, Ascoli, Fermo e Roma, dai Nuclei Cinofili di Pesaro e Roma Santa Maria di Galeria e dal 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara, hanno dato esecuzione, tra le province di Macerata, Ancona e Roma, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Macerata su richiesta della Procura di Macerata, nei confronti di 19 indagati, di cui 13 sottoposti a custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e uno all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nei guai quattro persone residenti a Roma, tra cui una donna, finite in carcere; otto giovani, tra i 20 e i 38 anni, per la maggior parte stranieri, residenti a Cingoli, tra cui una ragazza italiana di 22 anni, di cui 6 in carcere, una agli arresti domiciliari e una sottoposta all’obbligo di presentazione alla pg. Due persone di Jesi, una in carcere e una sottoposta all’obbligo di dimora, un 26enne ghanese di Filottrano finito in carcere, un marocchino di 29 anni, residente a Treia, in carcere e un 21enne di Monte San Giusto, agli arresti domiciliari. Obbligo di dimora per un 27enne di Appignano e un 21enne che vive a Santa Maria Nuova, in provincia di Ancona.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo, da settembre 2024 a marzo 2025, hanno consentito di disarticolare due distinti gruppi criminali, composti da nordafricani, la maggior parte dei quali nati a Jesi, residenti a Cingoli e da italiani residenti nella Capitale, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Da Roma, infatti, arrivavano ingenti e periodiche consegne di stupefacente, prevalentemente hashish, in grado di rifornire a loro volta numerosi spacciatori delle province di Macerata e Ancona. Le indagini hanno preso il via nelle campagne cingolane dove, un anomalo traffico di auto e persone era stato notati nei pressi di un casolare, dove vivevano alcuni nordafricani: movimenti che hanno insospettito i carabinieri. Le indagini hanno portato ad accertare la presenza di una centrale di spaccio.

L’8 ottobre 2024, a Monte San Giusto, l’arresto di un 21enne del posto, trovato in possesso di 2,5 chili di hashish. Da qui è stato ricostruito il giro. La droga da Roma era destinata ai nordafricani di Cingoli che, dopo averlo stoccata in luoghi sicuri, rifornivano altri spacciatori delle province di Macerata e Ancona. Il 13 novembre scorso a Jesi, una giovane residente nelle campagne cingolane era stata arrestata poiché trasportava 35 panetti di hashish del peso complessivo di quasi 6 chili. Il 14 novembre successivo a Camerino erano stati sequestrati altri 200 grammi di hashish, con la denuncia di due giovani anche loro residenti a Cingoli. Il 25 novembre a Filottrano, i carabinieri avevano arrestato in flagranza di reato un giovane ghanese e una donna di Roma. Erano stati rinvenuti 610 panetti di hashish del peso di oltre 30 chili, più di 200 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e oltre 24mila euro, provento dello spaccio. Qualche giorno dopo, in una frazione di Cingoli, i carabinieri avevano intercettato un’autocon a bordo un uomo che vive a Roma: in auto oltre 14 chili di hashish, circa 500 grammi di marijuana e 4 grammi di cocaina. L’uomo era stato arrestato. Il 4 dicembre, a Grottaccia di Cingoli, i militari avevano controllato un’auto con due giovani, uno marocchino e uno ucraino entrambi residenti a Cingoli, che al momento del controllo erano parecchio agitati. In auto occultati c’erano 7 panetti di hashish del peso complessivo di 715 grammi. I due giovani erano stati arrestati. Canale di collegamento tra Roma e le Marche una chat su Telegram, Los Pollos, che dà il nome all’operazione che ha portato, complessivamente, al sequestro di 54 chili di hashish, 715 grammi di marijuana e 50 grammi di cocaina, per un valore sul mercato di circa 670mila euro; sette le persone arrestate in flagranza di reato. Sequestrati oltre 27.500euro, in banconote da piccolo taglio. Accertate più di 130 cessioni di stupefacenti: si stima che i traffici abbiano riguardato droga per un valore sul mercato di circa 5,4 milioni.