"Si parla di liquidità, perché fare i mutui?"

"Il nostro Comune risulterebbe virtuoso e ricco da quello che ci dicono, ma qualcosa non quadra". Giovanni Corallini, ex consigliere comunale di centrodestra, fa le pulci al bilancio di palazzo Sforza, che non lo convince. "Se – chiede – c’è tanta liquidità in cassa, perché la giunta ha sottoscritto un mutuo da 150mila euro, da rimborsare in 25 anni, per rifare i marciapiedi in via Sonnino e uno da 330mila euro, sempre da estinguere in 25 anni, per realizzare una palestra di karatè nella zona commerciale?" E’ curioso, Corallini, di capire anche le scelte deliberate sui prelevamenti dai fondi di riserva. "Dal salvadanaio del Comune – dice – sono stati presi 4.500 euro per il vestiario dei vigili urbani e 2.650 euro per l’aggiornamento dei software in uso". Non finisce qui il suo elenco, in cui inserisce anche "i debiti fuori bilancio deliberati in Consiglio, tra questi 66mila euro di parcelle per avvocati, 4.114 euro per saldare la quota associativa alla Lega delle autonomie locali, 1.700 euro di quota associativa all’Anutel e come debito fuori bilancio pure la somma di 500 euro per pagare alcune spese di sentenze". "Un Comune che si indebita con i mutui e che attinge a fondi di riserva ma – conclude Corallini – assegna 130mila euro di contributo al motor show, stanzia 90mila euro per le luminarie e più di 70mila euro per gli eventi natalizi. Spende e spande l’amministrazione e poi mancano 500 euro per pagare le spese delle sentenze. Ma allora, questa sbandierata e milionaria liquidità di cassa dove sta?"