Si spegne una stella dell’ospitalità di lusso

Chiude lo storico B&B di Palazzo Dalla Casapiccola. La signora Anna Maria: "Realizzerò il ’salotto di Anny’ nell’ampio salone"

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Ha chiuso lo storico Bed & breakfast di Palazzo Dalla Casapiccola, dimora storica del ‘600’700, ubicata nella centralissima via Roma. Una struttura che nel corso degli anni ha offerto un’accoglienza turistica fra le più raffinate e prestigiose, che si estende su una superficie di circa 2000 metri quadrati, compreso il bel giardino all’italiana. Anna Maria Dalla Casapiccola, che ha curato per molti anni questa attività, si dice profondamente dispiaciuta di questa scelta, sulle cui cause non vuole soffermarsi, anche perché era un’attività che le piaceva svolgere e che, non nasconde, le assicurava anche un importante reddito che le permetteva di far fronte alle ingenti spese di manutenzione necessarie per una struttura così bella ed impegnitiva. Non è raro che venisse utilizzata anche per concerti di musica da camera o operistici o per cerimonie importanti come matrimoni. Un dispiacere che ha condiviso con i suoi tanti ed abituali clienti. "Ho già avuto numerose prenotazioni, a cui ho dovuto dire no comunicando che il B&B aveva chiuso i battenti. Ora mi sto organizzando per aprire il ’salotto di Anny’ nel mio ampio salone, frequentabile nelle ore pomeridiane per chi volesse incontrarsi per prendere un tè o un aperitivo". Una brutta notizia per la città che non gode di numerose strutture recettive, tanto più di questo livello. Una scelta che giunge proprio mentre il Comune di Recanati ha stretto da poco un protocollo d’intesa con Loreto e Porto Recanati, denominato "Terre d’oltre", per incrementare l’accoglienza turistica. Ad impoverire l’offerta alberghiera è anche la riduzione dell’attività dell’Hotel Gallery di via Falleroni. Ultimamente - ci dice il sindaco Bravi senza entrare nei particolari - il diritto di superficie, cioè la proprietà dell’immobile, che una volta era della famiglia Ghergo, è passato ad un’importante banca che ha concesso l’immobile in sub affitto garantendo l’apertura dell’hotel almeno nel periodo primavera-estate, nel pieno cioè della stagione turistica. Il Comune ha, però, una grana da risolvere, e cioè due anni di affitto arretrati che, secondo il sindaco, dovrebbero essere pagati oggi dalla banca stessa che, invece, resiste sostenendo che è un debito rimasto in capo alla vecchia proprietà. Il Comune, quindi, rischia di dover intraprendere una lunga azione legale per vedersi riconosciuto questo credito, almeno così spera. Come si ricorderà, nei primi anni 2000 il Comune aveva stipulato una convenzione con la famiglia Ghergo concedendole, per la durata di 50 anni, l’uso dell’immobile, trasformato dai nuovi proprietari in un hotel a 4 stelle.

Asterio Tubaldi