Incendio in casa Recanati, Silvano Francioni morto soffocato

La vittima è un ex dipendente comunale di 71 anni. L’area è stata sequestrata per le indagini, disposta l’autopsia

I vigili del fuoco e i sanitari giunti nell’abitazione in via Beato Placido

I vigili del fuoco e i sanitari giunti nell’abitazione in via Beato Placido

Recanati (Macerata), 2 giugno 2020 Silvano Francioni, 71 anni, è morto ieri pomeriggio soffocato dal fumo che si è sprigionato dalle fiamme divampate nella sua abitazione in via Beato Placido, al civico 6. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, lo hanno trovato nella stanza adiacente alla camera da letto steso a terra, ormai privo di vita.

L’uomo probabilmente quando si è accorto delle fiamme e del fumo, che avevano invaso il piccolo appartamento, ha cercato di trovare una via di fuga ma non ce l’ha fatta. Francioni viveva da solo da quando si era separato tempo fa dalla moglie, circostanza che ha vissuto con molto dolore e che lo ha portato, da quel momento, a rinchiudersi sempre più in se stesso tanto che era seguito da un amministratore di sostegno.

In pensione da pochi anni, era stato dipendente del Comune come custode dei cimiteri cittadini. Ad accorgersi dell’incendio è stato un vicino di casa che, rientrando a piedi nella propria abitazione, ha notato del fumo uscire da una finestra della casa di Francioni.

"Mi sono subito reso conto di quello che stava accadendo e ho chiamato il 115". Nello steso momento un altro vicino di casa, dipendente comunale, Federico Magnarelli, si è precipitato verso la casa confinante dell’anziano. In quel preciso istante ha avvertito, racconta, "la porta che, sotto l’effetto del calore, è scoppiata. Allora ho cercato, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, di versare acqua dalla finestra che si trova al primo piano. Ma il fumo usciva sempre più intenso".

Più passavano i minuti e più appariva inevitabile la tragedia che si stava consumando. Sono stati poi i vigili del fuoco, dopo diversi tentativi, passando anche dal retro dell’abitazione, a giungere nella stanza dove si trovava il 71enne ormai privo di vita. La casa, che ha subito ingenti danni, è stata posta sotto sequestro e la salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria: è stata disposta l’autopsia. I pompieri hanno anche verificato lo stato delle due abitazioni confinanti, entrambe in quel momento disabitate. Non si sarebbero accertati, però, danni rilevanti. Si dovrà capire, intanto, come possano essersi originate le fiamme, se accidentalmente per un fornello lasciato acceso o a causa di un corto circuito.

Comunque ogni ipotesi è al vaglio degli inquirenti. La polizia municipale, accorsa con una pattuglia sul posto, ha deviato il traffico facendo passare lungo l’ex statale solo i mezzi pubblici e dei residenti. Per i rilievi sul posto i carabinieri di Recanati con il comandante Silvio Mascia, il luogotenente Angelo Pardi e il brigadiere Giovanni Perniola. Presenti anche il sindaco Antonio Bravi con il suo vice Mirco Scorcelli con delega alla protezione civile ed altri amministratori.