Addio a Spaccesi, attore genuino: indimenticabile tra cinema e teatro

Il maceratese si è spento a Roma. Era anche un grande doppiatore FOTO Una vita da palcoscenico

Silvio Spaccesi (Foto Olycom)

Silvio Spaccesi (Foto Olycom)

Macerata, 3 giugno 2015 – Macerata in lutto per la scomparsa dell’attore Silvio Spaccesi (foto), uno dei suoi figli più illustri. È morto a 79 anni nella sua casa di Roma, pochi giorni dopo di Rosaura Marchi, la compagna al cui fianco ha diviso tantissimi anni. Il teatro è stata la passione di sempre, ma il suo volto è apparso in numerose pellicole e ha doppiato tanti film: è stato la voce di Yoda in Star Wars, poi c’è la sua voce in film come Batman, Arancia meccanica, Via col vento, Camera con vista. Insomma, un personaggio conosciuto ovunque anche perché è stato protagonista della commedia musicale di grande successo Forza venite gente.

La notizia della scomparsa si è diffusa in un battibaleno gettando nello sconforto gli amici e chi ha fatto sorridere dal palcoscenico o sul grande schermo. «Ricordo quando io e Silvio – dice Euro Saltari, compagno di scuola – facevamo due passi in piazza della Libertà. Tutti lo fermavano per parlargli e lui portava allegria. Era sempre attratto dalla città e non stava più nella pelle quando stava per tornare nei luoghi della giovinezza. Era animato da un profondo e sviscerato amore per Macerata». Saltari si lascia andare ai ricordi. «Era impiegato all’ispettorato agrario, ma il teatro era il suo amore di sempre e a un certo punto non ha resistito andando a Roma per recitare. Solo a me aveva confidato questa decisione».

Ai Salesiani ha mosso i primi passi, poi sotto la guida di Angelo Perugini è entrato nel teatro. «Aveva presenza, e poi il suo modo di parlare – continua Saltari –: si vedeva che aveva stoffa perché Silvio dominava la scena». Il più grande successo di Spaccesi è la commedia musicale Forza venite gente. «Ha recitato in quella commedia anche davanti a Papa Giovanni Paolo II – ricorda l’amico –, e per lui è stato un momento di grande commozione. Silvio ha il merito di aver portato il dialetto maceratese in Italia, caratterizzando personaggi cinematografici e teatrali con la sua bravura sia come doppiatore che come attore». Ha recitato questa commedia anche nella sua Macerata, in uno Sferisterio pieno di spettatori.

«Ricordo – aggiunge l’amico Sergio Cecconi – quando stavamo in arena prima della rappresentazione a guardare con ansia il cielo, sperando che quelle nuvole andassero via. Lui ha recitato con mio padre Elio per cui lo conosco da quando ero bambino e ho sempre seguito con ammirazione la carriera». Spaccesi è diventato un personaggio famoso e conosciuto, eppure è sempre rimasto saldo il rapporto con Macerata e con gli amici. «Su di lui si poteva contare sempre, bastava una telefonata – aggiunge Cicconi – perché venisse a Macerata».

Si chiamerà Silvio Spaccesi l’associazione che un gruppo di operatori culturali, tra i quali Mauro Perugini e Paolo Cotognini, sta organizzando per riportare al cinema Italia il cabaret e il teatro brillante, poi spettacoli nelle piazze del centro e qualche big allo Sferisterio. «Ne avevo parlato con Silvio – ricorda Perugini – e lui aveva accettato con il suo travolgente entusiasmo di condurre corsi di comicità ed era felicissimo di poter dare una mano alla sua città. Per ricordarlo stiamo pensando a proiettare ai Salesiani, dove Silvio ha mosso i primi passi, il dvd di Forza venite gente, sperando di trovarne uno in buone condizioni e onorare così l’ambasciatore del maceratese nel mondo».