Simposio degli intellettuali cattolici cinesi, tre giorni di appuntamenti

Da oggi a sabato relatori a confronto alla Domus San Giuliano e al seminario Redemptoris Mater, nel segno di padre Matteo Ricci

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Da oggi a sabato Macerata ospiterà il XV Simposio degli intellettuali cattolici cinesi. La serie di incontri – che si terranno alla Domus San Giuliano e al seminario Redemptoris Mater – ha come titolo "Inculturation of the christian faith and today’s chinese society (l’Inculturazione della fede cristiana e la società cinese di oggi)" ed è organizzata dal centro studi Li Madou (padre Matteo Ricci) e il China-Zentrum (Germania), con il patrocinio della facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, della Diocesi di Macerata in collaborazione con organizzazioni ecclesiastiche e accademiche. Diciotto relatori si susseguiranno nel corso delle tre giornate affrontando il tema centrale del convegno da prospettive diverse e convergenti "con lo scopo – dicono gli organizzatori – di riflettere sulla portata dei mutamenti sociali e culturali in atto nella Cina contemporanea, sulle loro ripercussioni sul dialogo con l’Occidente e sulla ricezione dell’annuncio cristiano". Gli argomenti trattati spazieranno dalla storia della chiesa alla teologia biblica, dalla filosofia cinese alla teologia sistematica, dalla storia dell’arte alla storia delle idee, dalla diplomazia alla missiologia. Ci si soffermerà su personaggi di particolare rilievo nella formazione della Chiesa cinese come padre Matteo Ricci (nel dipinto a destra) e Xu Guangqi "la cui relazione personale di stima e di amicizia – continuano – fornisce, al tempo stesso, la metafora e il paradigma del rapporto ideale tra l’Occidente e la Cina". "La società cinese di oggi – concludono gli organizzatori – è cambiata sia in termini di sviluppo economico e tecnologico, sia in termini di prospettive umanistiche e morali. La Chiesa cattolica in generale, e quella cinese in particolare, è obbligata a confrontarsi con i movimenti e le tendenze culturali, intellettuali e religiose emergenti. Questa è anche un’esigenza dell’inculturazione della fede cristiana sia a livello pastorale che a livello di formazione teologica, missionaria e spirituale".

Paola Olmi