"Sinclinale Camerte: Obiettivo Patrimonio Unesco di Castelraimondo"

Il Centro Studi Luglio '67 organizza incontri per promuovere il territorio della Sinclinale Camerte come patrimonio Unesco. Si discute di servizi avanzati, collegamenti, legge urbanistica e cibo come fattore di sviluppo.

Continua la serie di incontri organizzati dal Centro Studi Luglio ’67: "Il territorio composto dai Comuni di Camerino, Castelraimondo, Pioraco, Gagliole, Matelica, Esanatoglia, Cerreto d’Esi e Fabriano – ha spiegato Elisabetta Torregiani, assessore a Castelraimondo e vicepresidente dello stesso Centro Studi – è unico per il clima e per ciò che vi si produce, il Verdicchio di Matelica, che nel luglio ’67 ricevette la denominazione Doc: da qui il nome del Centro Studi Luglio ‘67, il cui obiettivo – conclude la Torregiani – è quello di portare questo territorio ad essere patrimonio Unesco". L’ultimo incontro, svoltosi venerdì nella sala convegni del Resort Borgo Lanciano, ha affrontato il tema del potenziamento dei servizi avanzati all’interno della Sinclinale Camerte: "La nostra Regione è colpita da invecchiamento e calo demografico – ha spiegato il professor Gabriele Morettini dell’Università Politecnica delle Marche –: è quindi necessario, soprattutto nelle aree interne, intervenire tramite una rete di servizi avanzati accessibili e fruibili da tutti". La Regione Marche sta lavorando in tal senso, come affermato da Renzo Marinelli, presidente della Commissione regionale Affari istituzionali, Cultura, Istruzione, Programmazione e Bilancio: "Per avere turismo bisogna avere infrastrutture e collegamenti – ha spiegato Marinelli –: a breve uscirà il piano triennale, dove ci sono moltissimi interventi per ridare collegamenti alle aree interne; inoltre, è in via di approvazione la nuova legge urbanistica che ridarà centralità alla rigenerazione urbana, in modo da recuperare borghi e centri storici". Lo sviluppo dei territori della Sinclinale Camerte passa anche dalla cultura del cibo, come spiegato dal professor Gianni Sagratini di Unicam: "Da ormai cinque anni è attivo il corso di laurea in Scienze Gastronomiche – ha spiegato Sagratini – è stato ritenuto opportuno aprire questo nuovo corso poiché le problematiche del nostro territorio possono risolversi anche attraverso la formazione di giovani preparati in un settore come quello del cibo, che per le aree interne è vitale".

Alessio Botticelli