Siti per la discarica: solo due Comuni non hanno presentato osservazioni

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Per l’autunno 2023, quando quella di Cingoli esaurirà la sua capacità di abbancamento, la nuova discarica di appoggio all’attività di Cosmari srl sicuramente non sarà pronta. E c’è il rischio che non sia ancora stato individuato neppure il sito dove collocarla. Di conseguenza dovremo portare i nostri rifiuti fuori provincia, o anche fuori regione (Umbria?) con un pesante aggravio dei costi. E’ questo lo scenario che si presenta in questo momento e che difficilmente potrà cambiare, nonostante la spinta ad accelerare l’iter per individuare il nuovo sito dove realizzare l’impianto impressa dal comitato ristretto dai sindaci nella riunione di giovedì sera. Ci sono fattori oggettivi che non si possono evitare. Come noto, c’è da completare l’indagine in base alla quale sono stati definiti i criteri per localizzare le aree idonee ad ospitare la discarica, compito affidato all’Università Politecnica delle Marche. Ma è già stato chiarito che la prima fase aveva lo scopo di fornire un ventaglio di possibili opportunità localizzative e dare un’indicazione su quali fossero le situazioni da vagliare in via prioritaria, approfondendo le verifiche su scala comunale e iniziando con le macroaree ritenute "preferibili" rispetto ad altre. Sulla scorta di questa considerazione si era deciso che Ata, Provincia e uffici tecnici comunali avrebbero dovuto fare insieme i "piani di dettaglio" in base ai quali fare una nuova scrematura. Ebbene dei 22 comuni interessati, quelli cioè in cui è stata individuata almeno un’area per realizzare la discarica, solo Muccia e Camerino non hanno proceduto in questo senso. Gli altri 20, invece, hanno inviato una corposa documentazione con le loro osservazioni. Nello stesso tempo sono oltre un centinaio le osservazioni al Piano d’ambito dell’Ata, inviate per lo più da semplici cittadini, ma anche da Soprintendenza e altri enti che devono esprimere il loro parere. Per quanto riguarda i primi, nella maggior parte dei casi si tratta di scritti senza alcun riferimento giuridico, vale a dire critiche generiche volte ad evitare che la discarica sia fatta in questa o quella area, adducendo motivazioni ambientali o di altro genere, ma senza adeguati riferimenti normativi. Per quanto riguarda i secondi, invece, ci sono considerazioni e indicazioni di cui bisogna tener necessariamente conto.

Franco Veroli