SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

Società consortile, ora si attendono le fusioni

Nessuna vera novità nella riunione dell’assemblea dell’Aato 3 svoltasi ieri mattina (nella foto una delle passate sedute). Dopo l’importante passo...

Nessuna vera novità nella riunione dell’assemblea dell’Aato 3 svoltasi ieri mattina (nella foto una delle passate sedute). Dopo l’importante passo...

Nessuna vera novità nella riunione dell’assemblea dell’Aato 3 svoltasi ieri mattina (nella foto una delle passate sedute). Dopo l’importante passo...

Nessuna vera novità nella riunione dell’assemblea dell’Aato 3 svoltasi ieri mattina (nella foto una delle passate sedute). Dopo l’importante passo avanti compiuto nella riunione dello scorso 12 marzo, con la scelta di dare vita, per la gestione unica del servizio idrico, a una società consortile di secondo livello tra le attuali società di gestione e i Comuni (tranne Astea che ha nella compagine societaria un privato), l’incontro di ieri è stato interlocutorio.

È già stato detto che per quel che riguarda Astea, l’ipotesi messa in campo è quella che prevede la cessione del ramo idrico della società a Cma (Centro Marche Acque), ma i vertici dell’Ato attendono ora che si passi dalle parole ai fatti. In altre parole, la cornice della società pubblica che è stata definita per mantenere l’affidamento in house del servizio ed evitare la gara, va riempita di contenuti precisi.

Questo significa, come già emerso, che per partire bisogna procedere alla prima fusione tra Unidra e SI Marche, poi arriverà il resto, altrimenti tutto rischia di rimanere ai proclami. La palla, insomma, è nei tecnici delle società di gestione, ai quali anche ieri l’Aato ha presentato osservazioni e formulato richieste specifiche.

In ogni caso, per giovedì è previsto un nuovo incontro del comitato ristretto dei sindaci, al quale dovrebbe fare seguito una nuova assemblea da tenersi la prossima settimana.