di Giorgio Giannaccini
"Circa 90 inquilini del River Village hanno ricevuto il ‘bonus acqua’ da Astea, peccato che la metà di loro non paga la quota condominiale per il servizio idrico. In questo modo, si va solo a incoraggiare la morosità. A questo punto: o Astea procederà a mettere i singoli contatori, oppure me ne andrò io, dopo che per tre anni ho fatto il massimo per risanare il palazzo". E’ arrabbiato e non poco l’avvocato napoletano Giovanni Buonocunto, che dal 2020 è l’amministratore del maxi condominio River Village (in tutto 180 appartamenti), nella zona sud di Porto Recanati. Lui fa riferimento al ‘bonus acqua’, che viene erogato in aiuto alle famiglie in difficoltà economica e sociale. "Sono stato informato che da un mese stanno arrivando degli assegni da Astea, per il bonus acqua – dice Buonocunto –. Al momento, sono più o meno novanta quelli che l’hanno ricevuto. Tuttavia, da quanto mi risulta, almeno una cinquantina di questi sono condomini morosi, che non pagano il servizio d’acqua potabile del condominio. Tra l’altro si tratta di assegni da ben 200 euro ciascuno, e a qualcuno ne sono arrivati addirittura due. Il problema principale – aggiunge ancora – è che il River Village ha un contatore unico per tutto il palazzo, e dunque le varie utenze non vengono separate". L’amministratore Buonocunto fa poi luce su un altro aspetto: "I morosi che hanno ricevuto il bonus acqua sono quasi tutti extracomunitari e con un Isee basso. E dunque, dopo aver presentato la domanda al Comune, questa è stata poi accettata visto il reddito alquanto misero. Tutto ciò mi fa infuriare, in primis da cittadino, perché va a svantaggio della comunità. Inoltre, nelle vesti da amministratore condominiale, mi sento di dire che così si va addirittura a premiare chi non paga. Insomma, è assurdo". Proprio Buonocunto spiega anche le difficoltà quotidiane nel farsi consegnare le quote condominiali. "Dico solo che, con Astea, il River Village ha 28mila euro di debiti ancora da saldare – osserva lui –. Perciò, mi incontrerò con la società chiedendo di mettere i singoli contatori per ogni appartamento, cosa che prevede la legge. In tal modo a chi paga si darà il bonus acqua, mentre coloro che non vogliono sentir ragioni a saldare il dovuto gli si staccherà il servizio idrico. Ma se non si muoverà nulla, sono pronto ad andarmene. Ad esempio – racconta l’amministratore –, mi ero rivolto al tribunale di Macerata per un decreto ingiuntivo verso un inquilino che doveva saldare 3mila euro di arretrati. Il giudice mi ha dato ragione, ma ha compensato le spese legali. Morale della favola: ho aspettato tre anni per avere quei soldi e alla fine ci ho pure rimesso. Purtroppo mi pare che qui non ci sia la volontà di risolvere la situazione. E mi dispiace, perché ho fatto di tutto per risanare il palazzo: sono riuscito nel tempo a estinguere i 400mila euro di debito che il River Village aveva con i propri fornitori, ho riattivato gli ascensori e ho iniziato i lavori nel condomino con l’Ecobonus, per mettere a posto le facciate del palazzo, che erano in condizioni critiche".