"Soldi purificati e poi spariti": al via il processo per tre imputati

Prende il via il processo ai recanatesi Germana Rapaccini, al padre Oliviero e al marito Luciano Paccamiccio, accusati di aver truffato sei persone portando loro via oltre un milione di euro, con la scusa di "purificare il denaro". I fatti sarebbero avvenuti dal 2011 al 2018. Secondo l’accusa Germana Rapaccini avrebbe convinto una vicina a compiere dei riti di purificazione sulle banconote, altrimenti ci sarebbero state varie conseguenze negative per lei e i suoi cari. Molto credente e provata dalla vita, la recanatese le avrebbe creduto, convincendo anche altri a fare la stessa cosa. Così, alla donna sarebbero stati affidati un milione e 113mila euro. Quando i sei recanatesi avevano chiesto indietro i soldi purificati, era venuto fuori che non c’erano più. Dopo la denuncia, i carabinieri avrebbero appurato che parte del denaro sarebbe andato a Oliviero Rapaccini, il resto a Luciano Paccamiccio. Ieri per i tre si è tenuta la prima udienza. Il collegio ha disposto per maggio e giugno due udienze nelle quali sentire le parti civili, costituite in giudizio con gli avvocati Alessia Pepi, Andrea Tassi e Valeria Attili, e due carabinieri. Poi si proseguirà con gli altri testimoni. Gli imputati, difesi dagli avvocati Simone Santoro e Giada Micucci, respingono ogni accusa: Germana Rapaccini avrebbe parlato alla vicina di una sensitiva di Belluno, e avrebbe solo fatto da tramite tra questa e la recanatese.

p. p.