LORENZO FAVA
Cronaca

"Solo proclami per il sociale. Una decisione irresponsabile"

I consiglieri di minoranza contestano la scelta di ampliare l’orario in cui si possono usare le slot. Contigiani: "Parcaroli ascolti le persone coinvolte nella dipendenza". Cicarè: "Contrari al cambio".

Ninfa Contigiani (Pd)

Ninfa Contigiani (Pd)

Siamo fermamente contrari all’ordinanza che allarga le maglie del divieto di gioco nelle sale slot. L’amministrazione smetta di proclamare l’attenzione al sociale, mentre ha riguardo solamente per gli interessi economici. Ninfa Contigiani e Alberto Cicarè, consiglieri comunali di Pd e Strada comune, si esprimono rispetto all’ordinanza firmata dal sindaco Parcaroli che, dal mese prossimo, ridurrà a quattro ore giornaliere il divieto di accedere alle sale slot.

L’ordinanza precedente, firmata dal sindaco Carancini nel 2018, interdiceva il gioco d’azzardo nei locali pubblici dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 20; poi, con una legge regionale del 2023, il tetto di ore vietate è stato portato a sei. Parcaroli fa di più, vietando le slot machine negli orari 7-9 e 12-14, riducendo a quattro le ore di divieto, per "indurre i giocatori patologici a una pausa forzata a tutela del loro equilibrio psicofisico e consentire un tempo obbligatorio da dedicare al riposo".

Ninfa Contigiani tuona: "Il sindaco ascolti le persone coinvolte dalla dipendenza, i loro familiari e le associazioni che si occupano del tema. L’ordinanza precedente era stata firmata dando ascolto a queste voci. Quest’amministrazione da un lato contrasta le dipendenze mentre dall’altro si infischia del disagio sociale. L’amministrazione rafforza gli interessi di chi specula, incoerentemente con suo stesso programma. Quest’ordinanza è irresponsabile e diseducativa".

Per legge le sale slot devono essere lontane dai luoghi sensibili, su tutti le scuole. A Macerata diverse associazioni lottano contro questa patologica dipendenza: Agorà, Ubuntu, Dialogo più, Ama e Glatad solo per citarne alcune. Alberto Cicarè, consigliere di Strada comune, dal canto suo rimarca che "l’amministrazione si fa paladina di battaglie contro il degrado, la dipendenza e lo spaccio abbattendo siepi e muri ma per l’interesse economico di una categoria a lei vicina allarga le maglie dei divieti. Certo l’azzardo non può essere fermato con le ordinanze, sarebbe come tentare di svuotare il mare con un cucchiaio, viste anche la possibilità di giocare online. Però è evidente l’ipocrisia del sindaco, che fa la voce grossa coi deboli mentre avvantaggia certe categorie che hanno precisi interessi economici. Il Comune dovrebbe quantomeno tentare di limitare certi fenomeni. Siamo fermamente contrari a questa novità, non avrei modificato l’ordinanza precedente, il disagio cresce ogni giorno".

Lorenzo Fava