"Sono mancati investimenti per gli impianti"

Sborgia di ’Ripartiamo’ sulla rottura dell’acquedotto: "Il sindaco è stato vicepresidente di Aato 3. Non risultano fondi per ammodernare"

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La minoranza di Camerino, "Ripartiamo", interviene sull’emergenza idrica dei giorni scorsi. Da sabato a lunedì, per il guasto all’acquedotto Collattoni, la città era rimasta a secco. "Il sindaco e l’assessore non dicono (o fanno finta di non sapere) che il guasto alla linea idrica è da ricondurre alla vetustà degli impianti, alla scarsa manutenzione – afferma il gruppo all’opposizione –, ma soprattutto alla mancanza di investimenti finalizzati al rinnovamento degli impianti. Non dice il sindaco o finge di non ricordare, di essere stato dal 2016 al 2019, vicepresidente dell’Aato 3 (autorità d’ambito che tra i vari compiti annovera anche quello di provvedere alla programmazione e al controllo della gestione del servizio idrico e responsabile della stipula di convenzioni con gli enti gestori per la programmazione degli interventi di ammodernamento e per far fronte ai casi di necessità). Non dice il sindaco o non ricorda che nel 2015, insieme all’attuale consigliere regionale Gianluca Pasqui, fu responsabile della cessione del servizio idrico all’Assm di Tolentino con una decisione che sollevò non pochi dubbi per l’opacità dell’operazione sia in ordine alla scelta del gestore in luogo dell’Assem di San Severino, sia perché non era ben chiaro quale fosse il piano di investimenti della società sulle tratte di acquedotto che interessano la città, le ripercussioni sulle bollette e nei servizi al cittadino, compresi quelli informativi. Ciò che invece sarebbe importante rammentare è che il Comune di Camerino attraverso la gestione del servizio idrico introitava una somma che si aggirava intorno a oltre 900.000 euro annui. Denari che dal 2015 finiscono nelle casse della società Assm di Tolentino. E non ci risulta che, a fronte delle ingenti risorse che la cittadinanza camerte ha corrisposto in questi anni, siano stati previsti o effettuati investimenti per l’ammodernamento degli impianti. Viceversa, com’era prevedibile – conclude la minoranza, guidata dal capogruppo Sandro Sborgia (ex sindaco) (nella foto) – si è provveduto esclusivamente a interventi d’urgenza conseguenti a rotture e perdite, operazioni di rattoppo su una rete che ha bisogno, invece, di importanti interventi di rinnovamento".