"Sono rimasta senza il mio cane guida"

Morta Kemba, prezioso aiuto per Maura, non vedente: "È come se prima di andarsene avesse voluto aspettare che io cambiassi identità"

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È morta Kemba, il cane-guida che ha accompagnato Maura Nardi, non vedente di Recanati, per oltre 12 anni. "È stato un grande amico per me, che mi ha permesso di essere autonoma accompagnandomi quotidianamente da casa al lavoro e in ogni altro luogo dove dovevo andare. Grazie a lei, e naturalmente al grande impegno della mia famiglia, sono riuscita da anni anche ad andare ad abitare da sola. Per me è stato un enorme dolore la sua perdita, specie in un periodo come questo di grandi cambiamenti nella mia vita". Maura Nardi, infatti, è da alcune settimane al centro dell’attenzione mediatica per il suo cambiamento di genere insieme al compagno, Emanuele Loati. Quando nel 2012 accanto a Maura iniziò a camminare Kemba, il Golden Retriver addestrato alla Scuola nazionale cani guida di Scandicci, lei era un lui e stava iniziando il suo percorso di transizione lungo il quale ha incontrato il suo compagno di vita, Emanuele, anche lui un tempo donna e ora un uomo innamorato. "Il destino ha voluto- - dice Maura - che Kemba si spegnesse poche settimane dopo aver ricevuto la mia nuova carta d’identità rettificata, come se avesse voluto attendere la fine del mio percorso standomi vicino fino all’ultimo passaggio. Con Kemba a mio fianco ho iniziato il mio lavoro ad Ancona e insieme prendevamo l’autobus, attraversavamo la strada e condividevamo gran parte della giornata. Una vera avventura! Poi sono riuscita ad ottenere un posto di lavoro al Comune di Recanati e tutto sembrava molto più facile visto che il percorso per raggiungere il palazzo comunale è breve e tutto in centro storico. Invece, così non è stato perché Kemba quotidianamente era costretta a lottare per mio conto contro l’ignoranza della gente, in particolare di quelli che posteggiano l’auto sopra il marciapiede. A Recanati la situazione è disastrosa, anche se credo sia così un po’ ovunque, tanto che sto pensando di non prendere un nuovo cane guida ma di farmi accompagnare da qualcuno". La situazione è peggiorata quando venne deciso anni addietro di fare la nuova pavimentazione di Corso Persiani con la soppressione dei due marciapiedi a rialzo posti ai lati della carreggiata. Ora che la strada è tutta piana le auto si fermano dove vogliono, sino radenti il muro. "A rammaricarmi maggiormente - conclude Maura - è che questa situazione ormai non scandalizza più nessuno. Una situazione pericolosa che quotidianamente ci espone al rischio di essere investiti, in quanto per superare l’ostacolo siamo costretti ad abbandonare la sicurezza del percorso pedonale e andare in mezzo alla strada. Tutto questo è inconcepibile in un paese civilizzato, o presunto tale".

Asterio Tubaldi