
"La felicità esiste e la si raggiunge quando siamo a servizio degli altri. Lo Scrigno della gioia è sorto a...
"La felicità esiste e la si raggiunge quando siamo a servizio degli altri. Lo Scrigno della gioia è sorto a San Severino per dare gioia, e gioia di nuovo darà. Non importa quanto c’è da spendere, non mi vergogno di chiedere aiuto per offrire un sorriso a chi soffre". Giammario Borri è l’anima dello Scrigno della gioia, una libreria solidale che ha alleviato il dolore di molti e che ora però ha bisogno di fondi per lavori necessari.
Borri la aprì nel 2015 per promuovere la lettura e sostenere azioni benefiche. Le offerte di chi ha acquistato libri allo Scrigno della gioia sono state devolute a Barbara Giuggioloni e alla sua lotta contro la Sla, al piccolo Simone, ustionato al volto per un incidente domestico, all’acquisto del pulmino per la cooperativa Girasole, o all’iniziativa "Una sedia per Marco" destinata a otto disabili. Borri ha contribuito anche di persona con 20mila euro, i proventi del suo libro "La rosa del mio giardino". Negli ultimi anni lo Scrigno della gioia aveva trovato una casa nella chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista, che ora necessita di lavori per la messa a norma, e in particolare per la riduzione dei 60mila libri a 3.800, l’adeguamento dell’impianto elettrico, la sostituzione dell’illuminazione, l’ancoraggio delle librerie, la certificazione e l’acquisto degli estintori: "Per noi, la chiesa sconsacrata dal 1953 è più sacra che mai – afferma Borri –. Negli ultimi otto mesi, seppure con tanto dolore abbiamo eliminati 50mila libri. Ora confido nella sensibilità di quanti apprezzano l’iniziativa. Datemi una goccia o due e lo Scrigno riaprirà i battenti, i bambini torneranno a leggere e a giocare, gli anziani saranno felici di fare due chiacchiere nel salottino e chiunque potrà passare per un saluto, un sorriso, un abbraccio". Le prossime aperture dello Scrigno della gioia sono previste sabato 3, 10 e 17 maggio (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19).
Gaia Gennaretti