
di Asterio Tubaldi
Raccoglie sempre più consensi la candidatura, il prossimo anno, a sindaco dell’attuale primo cittadino Antonio Bravi, pronto quindi al secondo mandato. Dopo l’assist del Pd, che oggi siede fra i banchi della minoranza, ma che di fatto è pronto all’operazione della ricostituzione della sinistra recanatese, frantumatasi in due tronconi nelle ultime elezioni del 2019, anche la lista "Recanati Insieme" esprime il proprio apprezzamento per la proposta. "Per noi aderenti alla lista civica, di cui lo stesso sindaco è espressione, certamente non è una sorpresa. Bravi ci aveva già informato che la sua ricandidatura è la naturale conseguenza del lavoro che l’amministrazione sta svolgendo nel corso del mandato; la sua dichiarazione è una conferma e in qualche modo appaga un’attesa". Dubbi non ci sono, e l‘annuncio – sottolinea ancora il gruppo politico – "fa chiarezza e sgombra il campo da incertezze". La lista nel 2019 aveva ottenuto 586 voti, pari al 4,70%, riuscendo a far entrare in Consiglio comunale quali loro rappresentanti Reginaldo Polsonetti e Roberta Sforza. "Come lista Recanati Insieme, pertanto, sosteniamo convintamente la riconferma di Bravi alla guida della città – scrive in una nota il gruppo politico –. La sua giunta si è caratterizzata per la disponibilità al dialogo con le diverse espressioni cittadine, per la presenza continua a eventi e iniziative di varia natura, per il sostegno alla partecipazione della cittadinanza e dell’associazionismo locale alle scelte amministrative. Siamo convinti che il dialogo sarà ancora lo strumento che Antonio intenderà utilizzare nei confronti di tutte quelle realtà (forze politiche, sociali e associazioni) con le quali condividiamo molti elementi nella visione della città". Nel 2019 a sostenere Bravi, oltre alla lista "Recanati insieme", si erano presentate altre 4 liste civiche di cui 3 (Uniti per Antonio Bravi sindaco, Idee in Comune e Infinito sport) avevano raccolto complessivamente il 9,39% mentre l’altra, "Vivere Recanati Fiordomo", espressione dell’ex primo cittadino, aveva ottenuto da sola la percentuale più alta dopo quella della Lega (13,39%), ben l’11,49%, superando anche l’antico partito di riferimento, il Pd, che aveva portato a casa il 10,80%. Per ora il gruppo, che fa capo a Fiordomo, non si è ancora espresso e in città ci sono diversi rumors su quelle che potrebbero essere le sue scelte e le possibili alleanze.