"Sottopasso in via Roma, dubbi su tempi e risorse"

Perplessità di Ricotta e Carancini dopo l’annuncio del progetto da 4 milioni "Dove troverà i fondi il Comune? E se cambia l’area l’iter sarà più lungo"

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Un progetto da oltre 4 milioni, che potrebbe dare una svolta alla viabilità. Ma la realizzazione del sottopasso in via Roma per eliminare il passaggio a livello, annunciata dalla giunta, porta con sé anche qualche domanda. Il capogruppo del Pd Narciso Ricotta, ex assessore ai lavori pubblici, avanza il dubbio che i tempi di realizzazione del sottopasso non coincidano con quelli di realizzazione della strada attigua, via Mattei-La Pieve. "Il progetto del sottopasso, per il quale era previsto un contributo delle Ferrovie – ricorda Ricotta –, nasce proprio insieme alla bretella e avrebbe permesso di dirottare il traffico in via Mattei, alleggerendo così via Roma, che sarebbe diventata una strada di quartiere. Oggi le Ferrovie, in una politica di chiusura dei passaggi a livello minori, vorrebbero sopprimere quello che si trova sotto la "gabbetta" di Fontescodella e sono disposte, in caso di via libera del Comune, ad aumentare la partecipazione al progetto del sottopasso, ma è chiaro che il loro contributo non coprirà i costi che si sosterranno, dunque sarebbe interessante capire dove il Comune prenderà i soldi. Altro tassello riguarda la realizzazione del sottopasso, che sarebbe un po’ spostato verso destra (andando in direzione Macerata, Sforzacosta, ndr), su aree private che dovrebbero essere espropriate, con un prevedibile allungamento dei tempi. Perché non basta fare i progetti con gli uffici tecnici, bisogna poi ottenere le autorizzazioni, trovare gli accordi, le risorse e fare gli espropri. Tutto ciò messo insieme fa supporre che i tempi di realizzazione del sottopasso siano superiori a quelli di realizzazione di via Mattei-La Pieve, quindi con scarsi benefici per la viabilità. Forse la motivazione sottesa è che l’amministrazione ha una scarsa aspettativa rispetto al fatto che sarà realizzata via Mattei, visto che anche la Regione ha manifestato l’idea che l’ospedale non si farà più alla Pieve?" Pronto a fare i complimenti all’amministrazione, se il progetto sarà realizzato, è l’ex sindaco Romano Carancini, che però manifesta qualche perplessità. "Credo che nessuno possa essere contrario al progetto – precisa –, ma mi chiedo come mai l’ufficio tecnico del Comune e il progettista, gli stessi del 2008, allora fecero un progetto dell’altezza di tre metri e oggi l’hanno portato a cinque, visto che fu proprio l’altezza uno degli ostacoli che non permettevano il passaggio dei mezzi pesanti. È forse cambiata l’area? Altra domanda riguarda il finanziamento, dato che il contributo di Ferrovie non copre l’intero progetto. Sarebbe interessante capire dove saranno attinte le risorse, perché il Comune ha parlato genericamente della Regione. Se la Regione è disposta a finanziare l’opera, vorrà dire che sono stati più bravi di chi c’era prima, l’importante è che non si attinga ai tre milioni che la Regione ha già stanziato per via Mattei".

Chiara Sentimenti