Spaccio, condannati tre pusher nigeriani dopo la maxi indagine

Tre condanne per tre nigeriani, finiti nei guai con le indagini sullo spaccio avviate in seguito all’omicidio di Pamela Mastropietro, nel 2018. Una maxi inchiesta sul traffico di eroina in città aveva fatto arrestare diciotto nigeriani, per i quali ora sono in corso i processi. John Osaghae, detenuto, Friday Okocha, 26 anni, libero, e Success Chikwendu, scomparso prima di essere espulso, ieri sono stati giudicati con il rito abbreviato. I fatti di cui sono chiamati a rispondere sono avvenuti dal 2018 fino all’estate del 2020. Osaghae era accusato di centinaia di cessioni di droga tra la fine del 2019 e il giugno 2020, con un guadagno di oltre 30mila euro. Circa 200 episodi di spaccio sono attribuiti ad Okocha. Un ruolo minore avrebbe avuto invece Chikwendu. Accogliendo le richieste del pubblico ministero Vincenzo Carusi, ieri il giudice dell’udienza preliminare Domenico Potetti ha condannato Osaghae a cinque anni e quattro mesi di reclusione, Okocha a tre anni e quattro mesi, e infine Chikwendu a sei mesi di reclusione, in continuazione con una precedente condanna a un anno. Per tutti e tre, difesi dagli avvocati Nicola Piccinini e Luca Corbellini, il giudice ha disposto l’espulsione una volta espiata la pena. Ma i nigeriani ora possono fare appello contro la sentenza. Per altri sette imputati, il processo è stato rinviato in quanto sono irreperibili. Un altro ha patteggiato, e sette saranno invece processati con il rito ordinario.