Strage di Buffalo, tra gli idoli del killer 18enne anche Traini che sparò a Macerata

Nel manifesto del suprematista americano riferimenti all'uomo che sparò contro un gruppo di immigrati in centro a Macerata nel 2018

Luca Traini, condannato per la sparatoria di febbraio 2018; in piccolo, Payton Gendron

Luca Traini, condannato per la sparatoria di febbraio 2018; in piccolo, Payton Gendron

Macerata, 15 maggio 2022 - C'è anche un riferimento a Macerata nella sanguinosa strage di Buffalo, negli Stati Uniti, dove hanno perso la vita 10 persone. Payton Gerdon, il killer 18enne suprematista autore del massacro, cita infatti nel suo manifesto anche Luca Traini. Buffalo, strage al supermercato: 18enne suprematista uccide 10 persone in diretta web - Buffalo: chi è Payton Gendron, killer suprematista bianco Un filo rosso inquietante che collega le due stragi e che ripoprta a quel 3 febbraio 2018, quando l'autore dell'attacco razzista di Macerata esplose alcuni colpi di pistola contro degli immigrati, in pieno centro, finendo per ferire diverse persone e colpendo anche negozi ed edifici. Non ci fu nessuna vittima, ma sei persone rimasero ferite. Le immagini tremende che arrivano da Oltreoceano e il riferimento a Traini da parte del killer 18enne hanno fatto il giro del mondo e mostrato come alla base di entrambi gli episodi si possa trovare un preponderante odio razziale. LEGGI ANCHE: Macerata, chi è Luca Traini - Spari a Macerata, preso l'aggressore. "Ho fatto quello che andava fatto" / FOTO e VIDEO Luca Traini, 28 anni allora, incensurato, testa rasata e facile al saluto romano, sparò all'impazzata contro persone di colore incontrate per caso sulla sua strada, mentre girava per Macerata sulla sua Alfa nera. Sul sedile fu trovata la sua pistola Glock: dal finestrino inquadrava nel mirino e sparava. Traini era stato candidato per la Lega Nord alle amministrative del 2017 al consiglio comunale di Corridonia, ma da tempo vicino agli ambienti di estrema destra.