Macerata, è morto il ladro colpito dal proiettile nella sparatoria

Staccato il respiratore, sarà probabilmente disposta l'autopsia. E ora il carabiniere è indagato per omicidio colposo

Il padre del giovane albanese colpito a morte (Calavita)

Il padre del giovane albanese colpito a morte (Calavita)

Macerata, 27 febbraio 2017 - La morte di Klodjan Hysa, albanese di 35 anni, è stata certificata stamattina alle 9,30. Questo l'orario stabilito dalla commissione medica (composta da un neurologo, un rianimatore e un medico legale), dopo sei ore e mezzo di esame di tutti i parametri dell'uomo ricoverato in coma irreversibile da venerdì sera, quando è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un carabiniere a Monte San Giusto. Da questa mattina è stata verificata la totale assenza di segni vitali, oltre che nessuna attività cerebrale per un numero di ore preciso (il minimo sono sei). Per vegliarlo nelle sue ultime ore di vita sono arrivati molti parenti dall'Albania: il padre, gli zii e la cugina. Accanto alla vittima anche la fidanzata che vive a San Benedetto del Tronto. 

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Per questo, intorno alle 16 è stato staccato il ventilatore che teneva in vita il giovane straniero ed è cessata anche l'attività cardiaca. Klodjan Hysa è morto. Ora il corpo è a disposizione dell'autorità giudiziaria, sarà la procura a decidere o meno per l'autopsia.

Cambia anche la posizione del carabiniere che ha esploso – accidentalmente, sostiene il suo avvocato – il colpo che l'ha colpito alla testa. Il militare fino ad ora era stato iscritto sul registro degli indagati per il reato di lesioni gravissime collegate a eccesso di legittima difesa, ma ora l'accusa diventa omicidio colposo legato a eccesso di legittima difesa.