'Spese pazze' in Regione, assolti Spacca e Comi

Scagionati anche Bugaro, Binci e Ricci. Rinviati a giudizio Brini, Capponi, Di Furia, Marangoni, Procaccini e Massi; non luogo a procedere per 55 imputati

L’ex governatore Gian Mario Spacca

L’ex governatore Gian Mario Spacca

Ancona, 12 settembre 2016 - (ANSA) - Processo sulle spese facili in Regione: assolti l’ex governatore Gian Mario Spacca, il tolentinate Francesco Comi (segretario regionale del Pd), gli ex consiglieri Massimo Binci (Sel) e Giacomo Bugaro (FI) e Oscar Roberto Ricci, ex addetto al gruppo Pd in Regione.

Nell’ambito dell’inchiesta sono stati rinviati a giudizio Ottavio Brini, Franco Capponi, Massimo Di Furia, Enzo Marangoni, Cesare Procaccini, Francesco Massi Gentiloni Silveri.

Il gup di Ancona Francesca Zagoreo ha assolto l’ex presidente della Regione dall’accusa di peculato. Spacca, insieme con Comi, Binci, Bugaro e Ricci, aveva chiesto il giudizio abbreviato, nell’inchiesta sulle cosiddette ‘spese facili’. Per Spacca il pm Ruggiero Dicuonzo aveva chiesto tre anni di reclusione, due anni e quattro mesi per Bugaro e Binci, due anni per Comi e Ricci. Il giudice ha assolto con la formula «perchè il fatto non sussiste».

Quanto agli altri 61 imputati, nell’udienza preliminare il giudice ha stabilito il non luogo a procedere per 55 di loro. C’è, invece, il rinvio a giudizio, ma solo per alcuni capi di imputazione per altri sei. Rinviati a giudizio Ottavio Brini, Franco Capponi, Massimo Di Furia, Enzo Marangoni, Cesare Procaccini, Francesco Massi Gentiloni Silveri. Il processo per l’accusa di peculato inizierà il 6 dicembre.