
Il costo della vicenda comprende anche le parcelle degli avvocati ingaggiati dall’amministrazione
Al Comune di Civitanova arriva il conto di quasi 35.000 euro delle spese legali da pagare alle persone assolte - sia in primo grado che in appello - nel procedimento aperto dalla Corte dei Conti per accertare le responsabilità della mancata riscossione della Tari dall’Asur: circa 375.000 euro per lo smaltimento dei rifiuti dell’ospedale di Civitanova per gli anni compresi tra il 2012 e il 2017. In entrambi i casi si era costituita in giudizio la giunta di Civitanova. Una denuncia anonima fece da detonatore all’inchiesta e dall’accusa di danno erariale si sono dovuti difendere Tommaso Corvatta e Giulio Silenzi, ex amministratori, Anna Rinaldelli e Maria Luisa Melatini, dipendenti comunali, Lusi Fattori, dipendente Civita.s, Alessandro Brandoni, ex presidente Civita.s, Marco Passarelli, ex dirigente comunale del settore finanze. I primi cinque sono usciti dal processo con sentenza di proscioglimento, in primo e in secondo grado, e gli altri due, al momento, sono stati condannati a rifondere 200.000 euro al Comune per danno erariale: 150.000 euro a carico di Brandoni e 50.000 di Passarelli. Somme che Palazzo Sforza avrebbe comunque introitato in caso di accertamento di responsabilità soggettive nell’ammanco della Tassa rifiuti, ma la giunta decise di svolgere un ruolo attivo nel procedimento costituendosi in giudizio e la Corte dei Conti, proprio per la scelta di incaricare un legale (Diego Cuccù) da affiancare alla Procura contabile, ha messo a carico del Comune di Civitanova le spese legali dei procedimenti.
A Palazzo Sforza hanno ricevuto la richiesta di pagamento e il conto ammonta a 34.268 euro: per tre dei sei assolti, 7.969 euro ciascuno e per gli altri due, pure assolti, 5.179 ciascuno. Il costo di questa vicenda peserà però molto di più sulle casse pubbliche, perché vanno conteggiate anche le parcelle degli avvocati ingaggiati dal Comune per le costituzioni in giudizio, in primo grado e in appello. Una questione che ha dato vita a un’accesa polemica tra il sindaco Fabrizio Ciarapica e Giulio Silenzi (Partito Democratico). Secondo il Dem, le spese legali che complessivamente peseranno sul Comune arrivano ad almeno 107.000 euro.