Caro bollette, Nova Vetro: "Spese per la luce da 140mila a 430mila euro"

Lucentini (Nova Vetro): i rincari sul fronte del gas hanno fatto raddoppiare il costo del vetro

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Non c’è un attimo da perdere. Bisogna agire subito. E se dico subito, dico domani". Cristiano Lucentini, proprietario e amministratore della Nova Vetro di San Severino, azienda di spicco nel settore, con 150 dipendenti, è convinto che i costi dell’energia abbiano superato la soglia di allarme. "Se non si fa qualcosa immediatamente diventa difficile reggere, anche per imprese consolidate e che, magari con un po’ di lungimiranza, si sono attrezzate qualche anno fa". Lucentini si riferisce al fatto che la sua azienda ricava circa la metà dell’energia di cui ha bisogno, dall’impianto fotovoltaico realizzato e in funzione da diversi anni, che garantisce circa 5 megawatt. "Ma a parte il fatto che, in ogni caso la bolletta elettrica è passata dai 140mila euro mensili dello scorso anno agli attuali 430mila – spiega – per noi il vero problema è quello dell’effetto che l’aumento del costo del gas ha prodotto sul prezzo del vetro: dopo alcuni incrementi più contenuti, ora siamo arrivati al raddoppio. L’anno scorso per un metro quadro di vetro pagavamo 13 euro, oggi siamo arrivati a 26". E questo perché le grandi multinazionali da cui l’azienda compera il vetro da lavorare operano con altoforni a gas: l’aumento del prezzo di quest’ultimo ricade su quello del vetro. E se qualche mese fa la situazione appariva difficile, ma comunque ancora sostenibile, adesso il quadro è cambiato. Lucentini indica anche una data: "Se entro il 15 settembre la corsa al rialzo del prezzo del gas non rientra rischiamo di brutto. Si rischia un freno alla produzione, ma ci sono imprese che vanno verso la chiusura, poiché in questo modo si va verso il blocco del mercato e dell’economia". Certo che bisogna fare attenzione agli stoccaggi per garantire le quantità di gas necessarie a garantire il riscaldamento nel corso del prossimo autunno-inverno. Ma per le imprese va fatto qualcosa, in tempi rapidissimi. "Ogni mese devo pagare i salari di 150 dipendenti, cosa possibile se si produce e si vende. Le previsioni di aumento dei costi per l’energia di qualche mese fa sono tutte saltate. Servono interventi straordinari per una situazione straordinaria. Le conseguenze di questa crisi possono essere persino più gravi di quelle prodotte dal Covid". Lucentini lancia un appello alla politica. "Siamo in presenza di un contesto mai visto. Risolvere la questione energia è una drammatica priorità. Chiedo che ci si concentri su questo per evitare un impatto economico e sociale che potrebbe essere disastroso".

Franco Veroli