
Porto Recanati, i balneari hanno parlato di 800 ombrelloni in meno. Ubaldi: "Si poteva usare il materiale dell’avamporto di Numana, ma ora è tardi".
"Condividiamo le preoccupazioni di operatori balneari, concittadini e turisti per la mancanza di arenile nella zona nord di Porto Recanati, a Scossicci. A nostro parere qualcosa poteva essere sicuramente fatto: un ripascimento con materiale compatibile. Ma questo andava chiesto a marzo. Invece, muoversi all’inizio di maggio significa solo farsi dire di no".
È il commento dell’ex vicesindaco Rosalba Ubaldi, ora consigliere comunale del gruppo di minoranza Centrodestra Unito. Le sue parole arrivano dopo che nei giorni scorsi l’associazione balneari di Porto Recanati aveva chiesto aiuto alle istituzioni per via dei danni provocati dal mare, sottolineando che quest’estate, essendo ridotta la spiaggia, verranno piantati 800 ombrelloni in meno rispetto allo scorso anno. "Per la realizzazione delle nuove scogliere a Scossicci, saranno necessari ancora mesi prima del bando di gara europeo per l’esecuzione dei lavori – afferma Ubaldi –. Ma intanto c’è l’emergenza e non è la prima volta che operatori balneari e bagnanti temono per una spiaggia ancora più ridotta. Poteva fare qualcosa il Comune, nel frattempo che si posizioneranno le nuove scogliere? Sì, un ripascimento. Il materiale che si deposita nell’avamporto di Numana è sempre stato disponibile – sottolinea lei –, anzi per loro è pure utile liberarsene, così come sempre sono stati disponibili sindaco e operatori. Ma andava fatto a marzo, massimo all’inizio di aprile". Infatti, secondo il consigliere di Centrodestra Unito, adesso sarebbe troppo tardi per svolgere quel tipo d’intervento. "Il materiale poteva eventualmente essere accantonato in un tratto più protetto per poi stenderlo laddove necessario anche a fine maggio o inizio giugno – riprende –. Se lo si chiede tardi, quando gli operatori l’hanno utilizzato nei rispettivi balneari e l’hanno steso, a quel punto non lo fanno più prendere. Bisognava tentare e nei tempi giusti. Non serve capirlo. Basta fare quello che è già stato fatto".
Ma le critiche mosse dal gruppo di opposizione non finiscono di certo qui. "Condividiamo la progettazione relativa alla manutenzione dei pennelli di scogli, con una spesa di 900mila euro – aggiunge Ubaldi –. Ma una parte di risorse erano già disponibili e il Comune poteva procedere almeno per uno o due pennelli. Anche, eventualmente, dedicando all’intervento risorse proprie che non sono mai mancate. Ma questa amministrazione – rincara la dose – aspetta sempre che siano altri a intervenire e di sicuro nessuna colpa può essere attribuita alla Regione, che è pronta a muoversi non appena ne ha la disponibilità. Nell’attesa bisogna però affrontare il problema, oggi il ripascimento, domani l’effetto bordo, e mettere in atto tutte le possibilità di intervento, magari con risorse dell’ente comunale".
Giorgio Giannaccini