Macerata zona arancione, stop agli spostamenti tra comuni. "Multe da 400 euro"

Il comandante dei carabinieri Candido: controlli intensificati. Da oggi ci si può muovere solo per lavoro, studio o salute. Serve l’autocertificazione

Stop agli spostamenti tra Comuni, controlli intensificati

Stop agli spostamenti tra Comuni, controlli intensificati

Macerata, 15 novembre 2020 - Stop agli spostamenti tra i Comuni, e dalla scorsa notte sono aumentati i controlli sulle strade da parte dei carabinieri in tutto il territorio provinciale. "Sarà intensificata la presenza delle pattuglie sulle strade – spiega il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Nicola Candido – per far capire che al di là delle buone intenzioni dei cittadini ci sarà anche chi vigilerà su chi tenta di fare il furbo». Il passaggio delle Marche nella fascia arancione impone nuove limitazioni ai cittadini. 

Il focus Marche arancioni per un solo parametro - Zona arancione: le regole e i divieti

«Dalla notte passata, e poi per tutta la settimana prossima ci saranno misure di controllo maggiori – prosegue il colonnello Candido –, sperando che la prevenzione sia sufficiente. Ma nel caso in cui gli appelli al rispetto delle norme non siano sufficienti, ci sarà anche la repressione. Nell’ultimo periodo comunque devo rilevare che non ci sono state grosse violazioni, piuttosto in passato erano stati sanzionati alcuni esercizi e cittadini, ma negli ultimi giorni non avevamo avuto casi particolari. Ora però c’è un giro di vite ulteriore, e quindi si possono ipotizzare atteggiamenti diversi. È vero che è più complicato fare accettare le nuove limitazioni, ma per questo faremo maggiori controlli anche nei piccoli centri, in collaborazione con le polizie locali. Su questo, ci sono già intese concordate in sede di comitato per la sicurezza e avallate dal prefetto Ferdani».

Come avvenuto in primavera, potrà manifestarsi quel florilegio di motivazioni importantissime che qualcuno proverà ad addurre per giustificare lo spostamento. «Le ragioni che autorizzano gli spostamenti sono indicate in modo tassativo, ma in sede di controllo saranno valutate le giustificazioni e l’autocertificazione esibita dai cittadini». Ci si può spostare per andare a lavorare, e per motivi di studio, salute o necessità, ma se le ragioni non saranno ritenute tra quelle lecite scatterà la multa di 400 euro.

"Speriamo che i cittadini comprendano la necessità di rispettare le regole – ribadisce il comandante provinciale –. Nei mesi scorsi, con la movida abbiamo dovuto insistere un po’, soprattutto i ragazzi hanno faticato ad adeguarsi. Ma poi, tra il convincimento verbale e le sanzioni, nell’ultimo periodo la situazione era molto migliorata e la quasi totalità rispettava le regole. L’azione delle forze dell’ordine è servita a stabilire il rispetto generalizzato delle disposizioni anche nei confronti dei più giovani, e non solo nei loro confronti». 

Poi c’è stato il problema degli assembramenti nei parchi e nelle spiagge. «La stazione dei carabinieri di San Severino ha dovuto fare diverse multe, e ci siamo anche accordati con il sindaco. La gente si rovesciava in massa nelle aree aperte, ma poi lungo i sentieri si creavano i problemi di assembramento». E anche questo fenomeno è stroncato dalle restrizioni previste per le zone arancioni. "Ora – conclude il colonnello – non possiamo fare altro che adeguarci alle nuove regole, con l’auspicio che questa situazione di emergenza non duri".