Stalking all’ex prof e alla figlia Ragazza patteggia un anno di pena

Legame morboso con l’insegnante di sostegno: escalation di insulti, minacce e diffamazione

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Insulti volgari e minacce da una ragazza contro la sua ex insegnante di sostegno e la figlia, tramite telefonate, messaggi e comunicazioni sui social network. Per questo una 25enne residente a Tolentino, accusata di stalking e diffamazione, ieri ha patteggiato un anno di reclusione. Negli anni scolastici 2013-2014, e poi 2014-2015, la maceratese era stata l’insegnante di sostegno di una studentessa di un istituto superiore cittadino. La ragazza però aveva sviluppato un legame morboso con l’insegnante, che poi sarebbe degenerato dalla fine del 2019, in maniera sempre più intensa fino ai primi mesi del 2021. La ex studentessa avrebbe iniziato con numerose telefonate mute, insultando la ex insegnante e poi anche la figlia. "Ve la faccio pagare, vi faccio prendere fuoco. Dovete morire": questo il tenore dei messaggi, conditi anche da volgarità e offese di ogni tipo. Insulti e minacce analoghi erano comparsi anche sotto alla pagina di un museo cittadino, indirizzati sia alla ragazza che alla madre. Una situazione pesantissima per le due donne, tormentate da continue chiamate e messaggi di insulti, al punto da ricorrere a una psicologa e al centro antiviolenza. A gennaio del 2021, esasperate, avevano denunciato la ragazza. Dopo le indagini della procura, il caso ieri mattina è finito all’esame del giudice Giovanni Manzoni. Il pm Enrico Riccioni ha depositato la consulenza psichiatrica, in base alla quale la ragazza era parzialmente capace di intendere e di volere. L’avvocato difensore Sonia Savi ha chiesto di patteggiare la pena, concordata con il pm Riccioni a un anno di pena, con la sospensione condizionale. L’insegnante e la figlia si sono costituite parti civili, con l’avvocato Olindo Dionisi (nella foto).

Paola Pagnanelli