
Auto in sosta tra le bancarelle a Villa Teresa
Grido di allarme per il mercato settimanale di Villa Teresa: appetibile sino a non molto tempo fa per molti espositori, mostra sempre di più i segni di una crisi che non può essere ignorata. È sempre più frequente la comparsa di spazi vuoti fra una bancarella e l’altra, stalli deserti, espositori isolati. Ieri fra una bancarella e quella più prossima si era originato uno spazio tale che le auto lo hanno preso come un invito a sostarvi dentro. Difficile individuare una causa: certo è che le rigide regole sull’occupazione degli spazi sembrano soffocare l’attrattività del mercato. Gli ambulanti, costretti a rispettare posizioni fisse, finiscono per trovarsi dispersi. "Assurdo – commenta uno di loro –. Non è possibile che a Villa Teresa un espositore sia piazzato all’inizio di via Politi e il successivo sia così lontano". Una soluzione esisterebbe: applicare il meccanismo della spunta, che permette di occupare gli spazi vuoti dopo le 8.30 se il titolare non si presenta. Ma anche qui la burocrazia si incarta, paralizzando tutto. E i problemi non finiscono.
Nel centro storico la storia non cambia, anzi qui da tempo ci sono spazi vuoti perché i vecchi ambulanti da più di un anno hanno abbandonato Recanati. Il vero paradosso, però, è un altro: sono anni che Comune e uffici promettono una riorganizzazione del mercato. Annunciato con entusiasmo, il famoso "bando migliorativo" doveva riassegnare gli stalli vuoti e dare nuova linfa al mercato. Ma a oggi nulla è cambiato. La scusa? Ci vuole tempo. E ancor peggio, basta che un ambulante non sia d’accordo per fermare ogni iniziativa. Eppure la strada sarebbe semplice, come spiega Massimo Di Matteo, presidente regionale della Federazione italiana venditori ambulanti: basterebbe inviare una comunicazione alle associazioni di categoria, che non avrebbero difficoltà a collaborare per una riorganizzazione utile e condivisa.
Asterio Tubaldi